Dens dŏlens 318 – AAA massone cercasi

di MOWA

Sul sito di Claudio Fava (giornalista nonché presidente della Commissione regionale Antimafia) si apprende che viene approvato dalla commissione Affari istituzionali dell’Assemblea siciliana il ddl sulla massoneria, ovvero l’obbligo a “dichiarare l’affiliazione dei deputati e degli assessori regionali a logge massoniche e similari” in quanto previsto nel suddetto disegno di legge come indicazione di un passo in “avanti nella direzione della trasparenza istituzionale”.

Un risultato, momentaneamente, straordinario che ora attende il passaggio successivo che vedrà coinvolto il Parlamento che dovrà votare e rendere effettiva la nuova norma.

Sarebbe (se passasse il ddl) un segno di civiltà e di trasparenza democratica perché, una volta applicato con serietà, metterebbe, sicuramente, un calmiere al dilagante degrado politico-normativo a cui l’Italia è andata incontro e, spessissimo, per colpa di pericolose lobby sotto mentite spoglie di filantropi.

Pericolose lobby che non si sono sottratte, nel tempo, a macchiarsi di efferati delitti, come ad es., quello accaduto 28anni fa al giudice Livatino che aveva individuato “gli intrigati rapporti tra mafia, politica e massoneria e per aver avviato le indagini su quella che sarebbe più tardi esplosa come la Tangentopoli siciliana”. O, giusto di questi periodi, il connubio tra poteri occulti e apparati dello Stato che hanno preferito sacrificare propri servitori (magistrati, poliziotti, carabinieri…) per infidi interessi di consorteria.

Una giusta valutazione quella del ddl Fava che farebbe luce su, probabili, torbide carriere passate nei concorsi o valutazioni come meritate ma tra le pieghe del lecito.

Un ddl, quello di Fava, che darebbe un segno positivo a chi deve rappresentare le Istituzioni pubbliche, di fronte ad una ambigua appartenenza ad equivoche consorterie che hanno, prima ancora del giuramento alla Costituzione della Repubblica italiana, quello interno che non lascia dubbi di interpretazione alcuna e che obbliga, chi vi entra, ad una fedeltà assoluta pena la morte:

«Prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della Massoneria, di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato, sotto pena di aver tagliata la gola, strappato il cuore e la lingua, le viscere lacere, fatto il mio corpo cadavere e in pezzi, indi bruciato e ridotto in polvere, questa sparsa al vento per esecrata memoria di infamia eterna. Prometto e giuro di prestare aiuto e assistenza a tutti i fratelli liberi muratori su tutta la superficie della terra».

Si spera, inoltre, che questo ddl Fava, in perfetta sintonia con l’art. 18 della Costituzione, sia solo l’inizio di una profonda e sostanziale riforma all’interno degli apparati dello Stato e che faccia prima luce e poi girare pagina, in un prossimo futuro, sugli obbrobri e i crimini della P2 e/o similari di cui il popolo italiano è stato vittima inconsapevole.

Dens dŏlens 318 – AAA massone cercasiultima modifica: 2018-08-07T06:01:47+02:00da iskra2010
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