Dens dŏlens 328 – ITALIA AL BIVIO: DA CHE PARTE VA LA SINISTRA?

di MOWA

Sostengono i grandi cuochi che, per preparare un buon minestrone, occorrano ore di cottura ma prima ancora siano fondamentali buoni ingredienti. La stessa cosa sembra avvenire in ambito politico dove, pare, sia gli ingredienti che il tempo non siano mancati per rendere, quasi, invivibile un’area estesa del pianeta, e nel nostro Paese gli ingredienti politici – che sono tantissimi – ed il tempo, si sono dati da fare per portare il proletariato (ma è regola comune, anche, per altri) su posizioni reazionarie e sovraniste.

Un proletariato fatto di oppressi il cui riferimento ideale, fino a qualche anno fa, era la giustizia sociale e l’eguaglianza al di là delle barriere geografiche e che aveva spinto i politici a proporre (come tattica), la formulazione dell’Unione Europea, che aveva il significato di unione dei popoli, con quelli più progressisti di altri verso il c.d. Eurocomunismo, come elemento di coniugazione e superamento dei disagi creati dalle lotte intercapitalistiche.

Unione verso l’Eurocomunismo, infatti, che avrebbe dovuto racchiudere le sintesi migliori dei vari paesi con i vari partiti comunisti (come avanguardie all’idealità internazionalista) per fronteggiare le derive guerrafondaie e separatiste del grande capitale a favore degli ultimi: gli oppressi.

Nel corso del tempo, così non è stato perché il grande capitale, organizzato dalle varie massonerie, ha saputo insinuarsi (come sua storica abitudine) nelle teste dei lavoratori perbene per convogliarli verso un sovranismo che non appartiene loro e, soprattutto, non conviene. Ha saputo la massoborghesia, con la tecnica dell’infiltrazione nei vari partiti, “imboccare” parole d’ordine agli oppressi (supportate da media compiacenti di proprietà dei padroni), insistendo su slogan propagandistici come “prima gli uni che gli altri” eliminando dal vocabolario quotidiano concetti come la solidarietà da esprimersi in generale, la comprensione delle dinamiche politico-economiche che hanno generato carestie, oppure, le differenze di classe che hanno portato a divisioni tra gli esseri umani, alla fame ed alle guerre.

Una serie di ingredienti politici di quel famoso “minestrone” di cui sopra che si snodano tra fantocci e portatori di farina al mulino del capitale come quelli che si sono dati appuntamento sabato 13 ottobre, presso l’Aula Magna della LINK CAMPUS UNIVERSITY, di Via del Casale di San Pio V 44, per un incontro pubblico dal suggestivo titolo ITALIA AL BIVIO: DA CHE PARTE STA LA SINISTRA?, moderatore Antonio Maria Rinaldi (economista, e tra i cui maestri annovera l’uomo dei poteri forti, Paolo Savona).

Interventi di Fabio Frati (ex Alitalia, tra i fondatori del Sulta, sigla più a sinistra della Cgil, da lì venne cacciato nel 2004, «Alle ultime elezioni — racconta — ho votato Sinistra arcobaleno, Bertinotti presidente», così, dopo Cgil e dopo Rifondazione, Frati e la sua protesta si fanno trotzkisti. «Non sono io che mi sposto a sinistra — chiosa Frati — ma tutti gli altri che vanno a destra. Guarda quelli di “Famiglia cristiana”: erano tutti preti e adesso, a forza di criticare Berlusconi, so’ diventati communisti pure loro», fonte: articolo di Lorenzo Salvia del Corriere economia del 12-11-2008);

Luciano Barra Caracciolo (in ottimi rapporti con il rosso-bruno Diego Fusaro e Alberto Bagnai come si vede in questa foto);

Alfredo D’Attorre (ex parlamentare con il PD passato a Sinistra Ecologia e Libertà poi con Stefano Fassina in Sinistra Italiana);

Francesca Donato (già europarlamentare Lega Nord, fondatrice e presidente dell’APS no-profit “Progetto Eurexit” per promuovere l’uscita dell’Italia dall’eurozona);

Stefano Fassina (economista, consulente della Banca di sviluppo inter-americana, dal 2000 al 2005 è economista al Fondo monetario internazionale);

Massimo Garavaglia (Lega Nord, alle elezioni politiche del 2018 viene eletto deputato nel collegio uninominale di Legnano, sostenuto dal centro-destra. Il 12 giugno diventa Viceministro dell’Economia nel Governo Conte di Movimento 5 Stelle e Lega);

Marco Zanni (il 2017 l’eurodeputato bergamasco del Movimento 5 Stelle Marco Zanni abbandona il gruppo Efdd ed aderisce allo Enf – Europa delle Nazioni e della Libertà -, la formazione euro fobica che vede al proprio interno la Lega Nord di Matteo Salvini, il Front National di Marine Le Pen e il Pvv di Geert Wilders);

conclude (udite! udite!)

Moreno Pasquinelli (proveniente dai Gruppi comunisti rivoluzionari, nome che si diede la sezione italiana della Quarta Internazionale trotzkista al momento della sua costituzione in Italia nel 1949, quando a Roma si tenne la prima Conferenza nazionale dell’organizzazione. [1] Ha sempre fatto parte di movimenti dell’ estrema sinistra, tra cui Voce Operaia. Nel campo di Assisi, organizzato in un camping, alle pendici del monte Subasio, venivano affrontati i temi della globalizzazione, dei diritti umani, nell’ottica di contribuire al rafforzamento della coscienza anticapitalista. Sono state ospitate le delegazioni di paesi dove ci sono movimenti di resistenza e realtà rivoluzionarie. Nel tempo sono intervenuti, tra gli altri, esponenti di movimenti curdi, baschi, colombiani, hezbollah, palestinesi, iracheni, turchi. Dopo i fatti di Genova aveva portato la propria testimonianza anche un black-block, un giovane inglese reduce dal G8 nel capoluogo ligure. Al termine del campo del 2000 era stato invece arrestato il cileno Jaime Prieto, esule in Sudafrica, che doveva scontare una condanna in Cile perché accusato di aver partecipato ad un attentato a Pinochet e all’ omicidio di un generale. Due anni dopo, Prieto era tornato al campo ma era stato espulso dopo aver passato alcune ore nel Sacro Convento di Assisi dove si era rifugiato per evitare la cattura. Nell’edizione 2003 del campo, Pasquinelli aveva lanciato la campagna «10 euro per la resistenza in Iraq». Era intervenuto anche un esule iracheno, già compagno di scuola di Saddam Hussein. Il 20 marzo scorso il portavoce del campo era stato uno dei promotori della manifestazione a Roma per la resistenza irachena. Il campo antimperialista aveva recentemente condannato l’ attentato di Madrid perché erano stati colpiti e uccisi civili innocenti [2]).

Una riunione che ricorda, per la sua tempestiva dinamica del momento critico per gli oppressi di oggi, il discorso che fece il massone Ernesto Nathan (21 novembre 1914) e sussunto dalle circolari interne della massoneria nei primi anni del secolo scorso, per far conoscere al Governo Salandra il pensiero massone e condurre l’Italia alla Prima Guerra Mondiale, queste circolari, dicevano:

Tutte le file del movimento [interventista] erano ormai [scil: alla fine del 1914] […] nelle nostre mani. La Massoneria permeava del suo spirito, attraverso i fratelli l’azione dei Comitati Centrali dei partiti politici e di tutti gli innumerevoli Comitati locali che si costituivano alla loro dipendenza. La Massoneria promuoveva, ispirava, guidava ogni manifestazione, ogni iniziativa che tendessero a rafforzare e infiammare la coscienza pubblica e a dimostrare le ineluttabile necessità della guerra. [dal massone G. Bandini, La massoneria pp. 95-99 e tratto da L’ingrata progenie Grande guerra, Massoneria e origini del Fascismo (1914-1923) di Gerardo Padulo]

Per nulla assurda l’analogia con i fatti del secolo scorso in quanto si trovano le stesse figure della massoneria tra le pieghe di alcuni soggetti di cui sopra.

Come, d’altronde, non si possono escludere in altre vicende precedenti, tentativi (riusciti?!) d’infiltrazione nelle organizzazioni della sinistra di soggetti che con l’esoterismo ideologico hanno fatto terribili seguaci del fanatismo evoliano e che hanno riportato alla luce nazionalismo, xenofobia, razzismo, omofobia…

Si scopre, così, che la stessa magistratura approfondendo l’intreccio tra un genere di interventismo, di comunitarismo, ecc. (che avevamo individuato con le nostre analisi), arrivi a scoprire uno strano connubio ideologico tra la destra (Millennium-Pce” e il “Coordinamento Solidale per il Donbass“ –  Millenium-PCE Ordinanza-misure-cautelari 2018) e soggetti di una certa “sinistra”.

Certa “sinistra” privata di una corretta analisi di politica internazionale che indurrebbe, invece, ad una involuzione reazionaria le popolazioni del nostro continente.

Una deriva che, giustamente, viene criticata da chi usa, ancora e per fortuna, il metro dell’analisi scientifica di K. Marx, come Alessandra Ciattini, su La Città futura sostenendo che

Assai bizzarra – a me sembra – la posizione di una parte della sinistra radicale che si oppone all’apertura delle frontiere, perché a suo dire ciò potrebbe favorire le élite dei paesi poveri, che si troverebbero sollevate da un problema e dallo scontro con un eventuale oppositore, il cui arrivo in Europa provoca soltanto l’abbassamento dei salari e la perdita dei diritti (su cui incidono certamente anche altri fattori). Senza cercare appoggio in tante citazioni colte, a me sembra evidente che chi arriva qui – non certo per sua scelta – ha la straordinaria possibilità di partecipare alle lotte in loco (e d’altra parte ne conosco tanti che operano in questa direzione come il JVP dello Sri Lanka), tanto più che ciò che si verifica al centro avrà certamente ripercussioni sulla periferia, dato che facciamo parte di un sistema capillarmente mondializzato. A ciò aggiungo – come del resto è ovvio almeno dal 1848 – che solo l’unione dei lavoratori potrà cambiare effettivamente qualcosa rompendo l’accordo di massima stilato dai padroni del mondo ai loro danni. Inoltre, entrando più nello specifico, sembra che il sovranismo italiano risulterebbe utile all’attuale politica degli Stati Uniti che mirano all’indebolimento della Germania e alla frantumazione dell’Unione europea, provocando un’instabilità politica simile a quella indotta nel cosiddetto Mediterraneo allargato.

Ecco, allora, riaffiorare le avvertenze che avevamo sottoposto su questo sito ai comunisti di ogni dove per non cadere preda di parole d’ordine che danneggiano il movimento proletario nel suo complesso.

Dens dŏlens 328 – ITALIA AL BIVIO: DA CHE PARTE VA LA SINISTRA?ultima modifica: 2018-10-27T06:12:23+02:00da iskra2010
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