Caro direttore,
ma quello che all’ “establishment” può dar più fastidio, più che fumogeni e sanpietrini (sempre utilizzabili per criminalizzare la protesta), è la costituzione del terzo polo, la rottura del bipolarismo che a ciò si accompagna, il ritorno quindi, almeno parziale, alla legge proporzionale (senza trucchi di premi di maggioranza), la possibilità allora della ricostruzione in Italia del partito comunista, di lotta e di massa. Rifondazione, ovvero la sua voce Liberazione, dovrebbe dar più risalto, appoggiare, inserirsi appieno, al/nel tentativo di cambiamento del sistema politico, piuttosto che mettere a tutta pagina gli scontri con la polizia, sui quali grava il sospetto dell’azione di gruppi dediti sistematicamente ad essi se non di infiltrati, e che comunque non sono espressione di un conflitto sociale così forte e radicato quando non si dà nel Paese nemmeno uno sciopero generale. Non facciamo come Bertinotti nell’autunno 2005 che, nel momento in cui l’UDC insisteva per il ritorno a una legge proporzionale, dichiarava; ” Sono sempre stato proporzionalista ma ora sto con Prodi”. Con quali disastrose conseguenze abbiamo visto e pagato.
Giovanni Caggiati – Parma, 16/12/2010