di Marco Fraceti *
QUANDO SI ATTENTA ALLE SEDI DEI PARTITI E DEI SINDACATI LA CONDANNA DEVE ESSERE IMMEDIATA E FERMA, SENZA SE E SENZA MA.
Tuttavia non dobbiamo esimerci dal far notare una sconcertante catena di coincidenze che appaiono quanto meno sospette. Questa serie di fatti, prima l’uscita del libro “metastasi” che ha permesso al leghista Castelli di imperversare su tutte le reti televisive propalando vittimismo a manetta, piuttosto che l’attentato alla sede della Lega a Gemonio sembrano iscriversi ad una strategia per “aiutare” la Lega Nord ad uscire da una situazione difficile. Una situazione nella quale la Lega negli ultimi mesi si è vista erodere consenso perchè sono emersi fatti e circostanze che hanno messo in discussione la sua politica, in realtà, della “insicurezza e della “illegalità” diffuse in tutta la Lombardia nonostante da 17 anni governi la Regione e gran parte dei comuni capoluoghi di provincia.
Ma veniamo ai fatti:
1) ai primi di dicembre scompare una ragazzina a Brembate e subito parte la campagna razzista scatenata da soggetti legati alle camicie verdi, indicando in un marocchino il soggetto che avrebbe sequestrato, stuprato e nascosto il cadavere di Yara; tutto falso!!
2) sempre in quel periodo esce un libro, scritto da giornalisti della testata di Libero, giornale dal quale si sono per anni mosse campagne orchestrate dai servizi segreti che fecero venire a galla il famoso agente “Betulla” che null’altro era che un giornalista di Libero appunto Farina che per i suo impegno è stato poi nominato ed eletto deputato del PdL andando a riempire le file dei “berluscones”. Inquieta la circostanza perchè pare essere la prima volta che un “collaboratore di Giustizia”, Giuseppe Di Bella,il quale invece di rilasciare certe di chiarazione su fatti che sono ancora oggetto di indagini come il caso Versace ai Magistrati, le rilascia ai giornalisti che stanno scrivendo un libro. Nulla di grave di per se; ma essendo un uomo della ‘ndrangheta Di Bella, dalla quale in pochi si dissociano, ma anche la circostanza della sua collaborazione motivata da un “lutto familiare” e che arriva su fatti e soggetti che sono ampiante acclarati che sono capi della ‘ndrangheta; su personaggi che sono in galera da enne anni, fa nutrire molti dubbi e perplessità su tutta la questione. Ma sta di fatto che la campagna di presentazione di “metastasi” è andata a braccetto con la campagna di propaganda pro Lega Nord dal presunto soggetto “gamma” ma che stranamente sul libro è presunto ma in televisione sui giornali lancia sfide, proclami ma non querele.
3) l’attentato alla sede della Lega Nord di Gemonio, con tanto di rivendicazione che sarebbe stata scritta su un muro ma cancellata, puzza di marcio; sia per il tipo di attentato con un petardo sia per la circostanza di una rivendicazione che starebbe su un muro ma non viene fotografata e viene invece cancellata. Solitamente la tecnica dei petardi è nota essere usata dagli ultras delle curve da stadio. Dunque aspettando gli esiti delle perizie e delle inchieste viene da dire che questo attentato alla Lega fa bene perchè gli permette di continuare la sua campagna di vittimismo. Per altro la tecnica degli attentati, compresi i pacchi bomba a Roma, serve a sviare l’attenzione; sono attentati di “distrazioni di massa” cioè distrarre la gente dalle grandi questioni sollevate dal Movimento anti DDL Gelmini; oppure per far allontanare dal popolo leghista l’idea, che mentre se la prendevano coi clandestini e gli immigrati, si sono accorti di non essere “padroni a casa loro” perchè la ‘ndrangheta si è presa mezza Lombardia. Inoltre la Lega sta subendo sussulti interni fortissimi perchè in tante amministrazioni comunali molti leghisti per bene, onesti ed intelligenti, non intendono più tenere bordone a soggetti del PdL corrotti, collusi con la ‘ndrangheta come è successo a Desio. Probabilmente adesso che siamo di fronte all’ennesima porcata della Fiat potremmo assistere alla rinascita di qualche nuovo gruppo terroristico e relativa escalation di attentati.
* responsabile delle politiche Antimafia della regione Lombardia
per il Partito della Rifondazione Comunista