LETTERA A SUSANNA CAMUSSO DI DIMISSIONI DALLA CGIL

 

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LETTERE (E FILOSOFIA)
08/01/2011

Sono iscritta alla FLC-CGIL da parecchi anni, più volte sono rimasta delusa dalle posizioni prese dal mio sindacato, mi riferisco a quelle concernenti proprio la scuola, ma ho sempre tenuto duro; per non indebolire una CGIL che nonostante tutto rappresentava comunque l’unico soggetto in grado di difendere i diritti del cittadino e del lavoratore.

Gli ultimi avvenimenti delineano un indirizzo nel quale non mi riconosco più, sono costretta, con dolore, a restituire la tessera.

Chiedo a Susanna Camusso come abbia potuto pronunciare la ormai famosa frase: “al referendum si vota no, ma poi se vince il si bisogna accettare il risultato e firmare il contratto”. Mi chiedo se vive nel mondo delle favole, visto che pare non accorgersi che i metalmeccanici non vanno a votare compiendo quell’atto di democrazia che si chiama referendum, ma stanno invece subendo un odioso quanto atroce ricatto. Tali atti di prepotenza vanno rispettati? I poteri economici e produttivi, con la complicità di quelli politici, incapaci di affrontare la crisi del capitalismo, incapaci di rinnovare la proposta produttiva, intendono muoversi senza regole e senza limiti, rivalendosi sui soggetti più deboli: i lavoratori. dobbiamo rispettarli facenDo I finti tonti? Ciò che offende di più è la pretesa di ottenere il consenso di coloro a cui vengono sottratti diritti fondamentali. Chiedo a Susanna Camusso perchè non si sia schierata immediatamente a difesa della dignità di quei lavoratori, in modo netto, inequivocabile, senza se e senza ma, proclamando uno sciopero generale. Tutti uniti a sostenere la FIOM, unica voce in grado di contrastare il pensiero unico al servizio di interessi che si compiono molto lontano da qui. Unico soggetto che dimostra di capire veramente la portata di ciò che sta avvenendo. O vogliamo piuttosto allinearci su posizioni di altri sindacati a dir poco “ingenui”, non voglio pensare peggio, e incapaci di comprendere la partita globale che si sta giocando?

CHIEDO A SUSANNA CAMUSSO di mettersi nei panni di quei lavoratori, con quale stato d’animo andranno a votare? Hanno bisogno di sentirsi sostenuti, e noi tutti abbiamo bisogno di loro, se loro soccombono, perdiamo tutti. Penso soprattutto ai giovani, è nostro dovere morale lottare per loro, per assicurare loro condizioni di lavoro che rispettino la dignità del lavoratore, che salvaguardino la sua salute e assicurino corrette dinamiche tra le parti nei luoghi di lavoro.

Giulialba Pagani, Trieste

da IL MANIFESTO 9 Gennaio 2011

LETTERA A SUSANNA CAMUSSO DI DIMISSIONI DALLA CGILultima modifica: 2011-01-10T00:20:00+01:00da iskra2010
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