Avanti, Savoia!

[13 maggio] Silvio “Papi” Berlusconi ha dichiarato, tempo fa,  di possedere venti case o ville o palazzi. Non sappiamo se il numero comprenda anche quel caseggiato esteso quanto un intero promontorio situato sull’isola di Antigua, nei Caraibi. Sicuramente non comprende quella di Lampedusa, se poi l’ha comprata. Buon per lui! Se le goda tutte con la buona salute, e se le godano, dopo di lui,  i figli  e i figli dei suoi figli!

Invece, le sorelle Cristina e Laura Di Sessa, triestine, di 41 e 45 anni, figlie di un ex carabiniere, sono senza lavoro e senza casa. Sono state sfrattate dalla casa del Lloyd Adriatico in cui sono vissute finora, dormono attualmente  nella cucina di una loro vicina, per terra, e vivono di giorno in una vecchia automobile fuori uso [“Corriere della Sera, 12 maggio 2011].

Uno dei paradigmi più odiosi della civiltà [?] borghese è che Tizio disponga settanta volte sette del superfluo e Caio manchi mille volte settantasette del necessario.

Probabilmente, Silvio “Papi”, se gli leggeranno l’articolo del “Corriere della Sera”, risolverà il problema delle sorelle Di Sessa appena potrà disporre come il Duce di una Segreteria Particolare o come il Re di un Ufficio del Primo Aiutante di Campo.

Appena diventerà Ducetto o Re della Repubblica  Berlusconi provvederà…

Avanti, dunque, Savoia!

“Siamo alla testa della civilizzazione!”