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MARXISTI RATZINGHERIANI ?
I “RACCONTABALLE” INTELLETTUALE ANTIGRAMSCIANO E MARIO MONTI, L’UOMO DELLA FAMOSA, e da troppi dimenticata “TRILATERAL” CAPITALISTA DI INDUSTRIALI (come Agnelli), BANCHIERI (come Rockefeller, suo fondatore), POLITICI, come il Kissinger accusato di crimini contro l’umanità).
Nei giorni scorsi è comparsa sulla stampa la definizione di marxisti-ratzingheriani, volta a definire, in tal modo, alcuni “intellettuali” che intendono criticare, alla radice, il sistema economico capitalistico e quindi anche le sue istituzioni politiche fondate sulla limitazione del suffragio universale tramite il maggioritario. Marxisti ratzingheriani sarebbero quelli che, in tal modo, esprimono una critica radicale (alla radice) al capitalismo industriale-finanziario e al suo, storicamente autoritario, “stato liberale di diritto” e che, per questo, si oppongono radicalmente alla attuale “sinistra” del sistema politico sociale maggioritario della borghesia di destra e di sinistra.
Intanto, in primo luogo, occorre dire che oggi il termine intellettuale è diventato un epiteto, per cui cercano subito di dire “non sono un intellettuale” perché il termine oggi significa, ed è inteso e qualifica “intellettuale”, uno che è fuori dalla realtà, un “raccontaballe” che non vive e non conosce e quindi nemmeno comprende la realtà.
Uno che osserva la realtà dall’alto in modo avulso e distaccato (per dirla con Marx) PERCHE’ QUELLA CHE E’ STATA FATTA SPARIRE– DAI POST-PSEUDO INTELLETTUALE POST-DEMOCRATICI DELLA PSEUDO SINISTRA – E’ LA CONCEZIONE GRAMSCIANA DELL’INTELLETTUALE.
All’opposto di un intellettuale “fuori dalla realtà”, L’INTELLETTUALE GRAMSCIANO, INVECE, E’ UNO CON LE MANI SPORCHE DELLA REALTA’; NON LA OSSERVA DISTACCATO E DALL’ALTO, MA VIVE IMMERSO NELLA REALTA’ DELLE MASSE; NON STA CON L’ELITE AD OSSERVARE DALL’ALTO DEL “PALAZZO” (pasoliniano) DAGLI SPALTI DEL CASTELLO CHI STA SOTTO E CHE PUO’ SOLO MANGIARE L’ERBA MA DALLA PARTE DELLE RADICI PIENE DI TERRA.
L’INTELLETTUALE GRAMSCIANO E’ SPORCO DI REALTA PERCHE’, PER TEORIA DELLA PRASSI COMUNISTA, E’ IL TRAMITE (o mediatore) TRA LA GENTE E LA COMPRENSIONE DELLA REALTA’ IN CUI ESSA E’ IMMERSA.
SOLO COSI’ -gramscianamente marxianamente – CI SI PUO’ DIRE INTELLETTUALI SENZA VERGOGNARSI, come è invece giusto che si vergognino quelli che “NON HANNO PIU’ LA FACCIA”(come dicono i cinesi per definire chi non è piu’ ed altro che IL NULLA)
In secondo luogo, usando la sloganistica giornalistica, invertendo i fattori si dovrebbe dire che ci sono ratzingheriani-marixisti, evidenziando il pressapochismo delle definizioni di un giornalismodedito alle semplificazioni e che riduce tutto alla formula degli slogan che sono figli della cultura d’impresa e pubblicitaria.
Non per caso tutti i giornali travisarono e mistificarono il contenuto dell’enciclica Spe Salvi: si’ che i tellettual-in (come ad es. il “barone rosso” Asor Rosa) c.d. laici che sono in realtà chierici della cultura d’impresa e facitori di una vera e propria “Teologia laica” furono ben lieti di veicolare le mistificazioni giornalistiche , senza neanche leggere la Spe Salvi (lo abbiamo verificato) metterla all’indice assieme al Papa, per giustificarsi di non volersi confrontare con Lui, fuggendo a gambe levate davanti al Papa quando gli impedirono di entrare all’università di Roma dove sono entrati rappresentanti del capitale e della cultura d’impresa delle società anonime per azione che Ratzingher ha saputo denunciare come nessuno della asini-stri, con senso storico riconoscendo la necessità di “un progresso non solo tecnico e che venga solo dalla scienza ma DA UNA POLITICA PENSATA SCIENTIFICAMENTE, CAPACE DI ANALIZZARE SCIENTIFICAMENTE LA REALTA’ DELLA STRUTTURA SOCIALE ED ECONOMICA” (Spe Salvi).
Il capitalismo finanziario, delle società anonime per azione (quali le SpA industriali-finanziarie) che per loro stessa natura sono istituzionalmente contrarie alla democrazia.
Donde LA DEMOCRAZIA RIFIUTATA DALLA COMMISSIONE TRILATERAL INTERNAZIONALE DEL CAPITALISMO, su cui scommettiamo che nessun giornale scriverà, di cui il BOSINO (è ben donde che i VARESINI si definiscono i BOSINI) MARIO MONTI E’ IL PRESIDENTE EUROPEO, DI QUELLO CHE E’ IL GRUPPO DI INTERESSE DEL CAPITALISMO PRIVATO E IPER-LIBERISTA fondata da DAVID ROCKFELLER, LE CUI RICETTE ECONOMICHE, CHE FURONO SPERIMENTATE PER LA PRIMA VOLTA NEL CILE DI PINOCHET E CHE TRAMITE LE POLITICHE REAGANIANE, TATCHERIANE E BLAIRIANE DEGLI ANNI 80 E 90, HANNO PORTATO ALLA TRAVOLGENTE CRISI DEL 2007 E DI OGGI, ESPLOSA proprio nei CENTRI DI POTERE DEL CAPITALISMO OCCIDENTALE E ANGLOSASSONE , AMERICANO ED EUROPEO.
LE POLITICHE ECONOMICHE E ISTITUZIONALI NEO-IPER-LIBERISTE, PUR DIMOSTRATESI FALLIMENTARI SONO LE STESSE CHE SI CONTINUA A VOLER IMPORRE SIA ALL’ITALIA SCEGLIENDO PER QUESTO MARIO MONTI E ALL’EUROPA INTERA, POLITICHE CHE RICORDANO QUELLA CHE, DOPO LA PRIMA GUERRA MONDIALE, A VERSAILLES FUORNO IMPOSTE ALLA GERMANIA ALIMENTANDO L’INSORGENZA REAZIONARIA NAZISTA E LE CONSEGUENZE CHE CONOSCIAMO.
IL TUTTO AD OPERA DELLA CUPOLA DI POTERE UE-BCE DEL CAPITALISMO INDUSTRIALE-FINANZIARIO.
Dicono che non bisogna pensare male ma…. Ancora nel PCI pensavamo che Napolitano in opposizione feroce (termine che l’umbertino Napolitano odia tanto che in un attivo del PCI regionale mi rimproverò di aver usato nella mia relazione il termine “feroce ristrutturazione capitalistica”) a Berlinguer avesse a che fare con quanto teorizzato dalla Commissione Trilateral di Rockefeller e Kissinger , Agnelli, Huntingtun (quello della fine della storia e relatore alla Trilaterl), ecc. Ed oggi Napolitano non solo ha santificato il rispetto del dettato e dei principi di Maastricht che si sovrappongono quindi ai Principi della nostra Costituzione subordinandola-cancellandola, MA SCEGLIE L’UOMO DI MAASTRICHT, che Berlusconi nominò nella Cupola della Commissione UE, IL GRANDE TECNOCRATE IPER-LIBERISTA AMICO DELLE BANCHE, già membro dei Consigli di amministrazione del grande capitale industriale Fiat e della General Motors, nonché della Comit e – udite udite – DELLA GOLDMAN SACHS.
Mario Monti: L’UOMO DELLA FAMOSA (e tuttavia da troppi dimenticata) COMMISSIONE TRILATERAL di industriali, banchieri e politici, CHE NEL 1973, IN CONVERGENZA ANTICIPATA COL PIANO DELLA LOGGIA P2 DI LICIO GELLI, AVVIO’ LA ESCALATION – continuata negli anni 80 e 90 ed a cui stiamo assistendo ancora oggi – DI UNA STRATEGIA ACCURATAMENTE PREPARATA CON STRUMENTI DI ELABORAZIONE DI TIPO PRIVATO – CON TANTO MAGGIOR POTENZIALE DI RICADUTA PUBBLICA – che HA APERTO E LANCIATO LA NUOVA FASE DI COMANDO DALL’ALTO (con gli effetti perversi e di esproprio della sovranità popolare a cui assistiamo nella Europa UE e in Italia) IN NOME DELL’ESIGENZA DI CONTENIMENTO DEGLI EFFETTI DELLE LOTTE DEGLI ANNI 60-70, CON LA PAROLA D’ORDINE, lanciata appunto dalla Trilateral, DI “RIDURRE LA DEMOCRAZIA PER DIRURRE LA COMPLESSITA’”, CIOE’ LA DEMOCRAZIA “TOUT COURT”.
Ciò consente di meglio intendere – anche grazie a Napolitano e a Monti -, come lo sbocco odierno altro non è che lo sbocco di una progettata politica capitalistica a comando anglosassone, sorretta in continuità daUNA STRATEGIA IDEOLOGICAMENTE ISPIRATA ALL’ENDIADE “LIBERTA’ DI MERCATO/DIRITTI INDIVIDUALI DELL’UOMO“ che FUNGE DA GIUSTIFICAZIONE SIN DALL’800 – da quando Marx ha lanciato la controffensiva teorico-politica del Capitale – DI OGNI VARIABILE FORMA DI ORGANIZZAZIONE ED USO DEL POTERE DA PARTE DEI GRUPPI DIRIGENTI ECONOMICI E POLITICI DELLE BORGHESIE NAZIONALI DI DESTRA E DI SINISTRA, PROIETTATESI E PROIETTATE VERSO UN NUOVO AVANZATO STADIO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE CAPITALSITICA CHE ASSOGGETTA I POPOLI: TRAMITE GOVERNANCE come FMI, LA BCE E LA UE CHE ALTRO NON è CHE LA PROIEZIONE SOVRANAZIONALE DEI GOVERNI DEGLI STATI che decidono scavalcando Costituzioni e Parlamenti dei propri Paesi chiamati a rispondere di tali decisioni ed a cui dicono essere state assunte e come fosse a loro loro estranea, da una UE che, per chi non lo ricordasse, E’ NATA COME COMUNITA’ ECONOMICA DI MERCATOINNESTATA SULL’ASSE FRANCIA-GERMANIA fin dalla sua nascita, SOTTO IL CONTROLLO DI UNA GRAN BRETAGNA AL TEMPO STESSO CONTRARIA A FARSI CONDIZIONARE DA AUTORITA’ EUROPEE E FEDELE AL COMPITO DI “RELAZIONI SPECIALI” (palesi e segrete) con gli USA.
Il giornalismo non è migliore dell’attuale c.d. “politica”.
Prendiamo solo le notizie e ragioniamo con la nostra testa, dicemmo in Aden Arabia. Buttiamo via i giornali e giornalisti come quelli del Corsera che hanno scritto solo della “casta” politica ma non della “Casta” economica, cioè quella vera – di cui poco si parla e si denunciano stipendi, liquidazioni e pensioni stramilardiarie e che da sole basterebbero per sanare una buona fetta di bilancio e debito.
Ancor più nell’ultimo ventennio il giornalismo ha seguito la parabola della insignificanza culturale della politica (al cui sevizio si pone), che ha sostituito i “salotti televisi” alla Piazza.
La Piazza delle Piazze degli anni 60-70 dove la politica era fatta ed è fatta dalle masse “in carne ed ossa”: come le Madri di Piazza di Maggio che non sapevano di politica ne che i loro figli fossero rivoluzionari, ma progressivamente hanno “scoperto” entrambe le cose.
Si’ che, andando oltre la richiesta di sapere dei loro figli e considerandosi le madri di tutti i 30 mila fatti scomparire nel nulla, iniziarono a chiedere non piu’ solo dei loro figli e di averli fatti sparire ma di riconoscerli come rivoluzionari; e poi sostituendosi agli “spariti” , mettendosi loro a fare l’attività rivoluzionaria dei loro figli, inventando forme di lotta incredibili, con ciò dimostrando, anche, la fondatezza dell’affermazione di LENIN che contro LA DOTTRINA RIGIDA E LIBRESCA DEI MENSCEVICHI SOCIALDEMOCRATICI PROPPONE UN MARXISMO VIVO, affermando:
“IL MARXISMO E’ IRRIDUCIBILMENTE OSTILE AD OGNI RICETTA DOTTRINALE, NON INVENTA NULLA, NEANCHE LE FORME DI LOTTA CHE LE MASSE INVENTANO CONTINUAMENTE DI NUOVO, MA IMPARA DALLE MASSE E SI LIMITA A GENERALIZZARE QUANTO IMPARA DALLE MASSE E AD ORGANIZZARLE”.
E le Madri di Plaza di maggio continuano ancora oggi, inventando nuove forme di lotta (fino a creare una Università che oltre a tutto insegna ai giovani a fare politica per cui i loro figli sono stati fatti scomparire, invece della politica marcia che allontana i giovani dalla politica) senza accontentarsi che l’ultimo presidente argentino abbia detto di essere figlio delle madri di Piazza de Maggio.
P.S.: COME DICEVANO I CINESI “IL PEGGIOR INCHIOSTRO E MEGLIO DELLA MIGLIOR MEMORIA“. Così dobbiamo chiedere scusa per aver sommariamente citato a memoria e attribuito a Marx una frase di Engels che grazie all’inchiostro, che è meglio della memoria, recita esattamente come di seguito. Chiedo scusa a chi l’ha usata e dffusa dopo avermi chiesto di precisare la citazione in cui non era chiaro il virgolettato della citazione inserita nello scritto solitamente veloce di una mail. In ogni caso la nostra citazione, seppur fatta a memoria, (non avendo avuto in quel momento il tempo di cercarla) non tradiva il senso e le parole della frase che ora citiamo con precisione assoluta e che era già in una nostra mail del 2005. Scusate e grazie. a.r.
<< Au fond la cosa non ha importanza. (…) non abbiamo bisogno di nessuna popolarità, di nessun support di qualsiasi paese (…) la nostra posizione è totalmente indipendente da miserie del genere . Da questo momento noi siamo responsabili solo di noi stessi (…). In che modo gente come noi , che fugge come la peste le posizioni ufficiali , può stare in un “partito”? Che ci fa a noi che sputiamo sulla popolarità, che dubitiamo di noi stessi quando cominciamo a diventare popolari, un “partito”, cioè una banda di asini che giura sulle nostre parole, perché ci ritiene suoi pari ? Veramente non è una perdita, se non passiamo più per la “esatta e adeguata espressione” di queste stupide bestie con le quali questi ultimi anni ci hanno mescolato>> ( Lettera di Engels a Marx,13 Febbraio 1851, in K. Marx, F.Engels, Opere, vol. 38, pp.208 –209, Editori Riuniti, Roma,1972-1990).