di Massimo Montella *
Siamo nel 1735 a Berlino, capitale del regno di Prussia, alla corte di Federico II il Grande ricca di talenti musicali e uno dei riferimenti per l’intera Europa. Quantz (ricordate il flautista?) propone Franz Benda al re come virtuoso del violino, il sovrano accetta e nascono composizioni che attingono dalla sua origine boema ed alle seduzioni dello stile galante ormai maturo. Il violinista oggi viene da molti definito il fondatore della scuola tedesca di violino.Chi era questo Benda? Burney nel suo “Viaggio musicale in Germania e nei Paesi Bassi” lo descrive così: un “(…) uomo semplice, gentile, sensibile e modesto come o sono di solito gli uomini di grande ingegno (…) spesso riesce a strappare lagrime di commozione talmente è espressivo e patetico negli Adagio”. Nato a Benátek an der Iser in Boemia il 22 novembre 1709 da famiglia fabbricante di tessuti e musicisti dilettanti di origine ebraica (Ben David, figlio di Davide) fu istruito come cantore. A nove anni venne impiegato a Praga come soprano dai Benedettini, cantò a Dresda per l’Elettore di Sassonia, scappò dopo un anno e mezzo aiutato da un conduttore di chiatte per tornare dai suoi amici, ma venne scoperto e ricondotto a Dresda. Nel tornare perse la voce di soprano per un raffreddore, licenziato tornò dai genitori e provò a cantare da contralto ed ebbe successo come falsettista aiutato dal cantante G.Orsini a cui rimase molto legato. Nel 1723 si esibì coi cantori per l’incoronazione di Carlo VI di Boemia. Coi Gesuiti si mise in mostra per le sue doti e venne ben retribuito, permettondosi di studiare composizione. Persa la voce di falsettista tornò dai suoi amici a Benátek, unitosi a compagnie ebree girovaghe competeva con un violinista di nome Löbel e compose brani adatti alla sua mano, fu di grande stimolo per migliorarsi. Ritiratosi a Praga nella solitudine di una soffitta, pensò solo alla musica ed alla temperanza. Lasciato un incarico a Vienna fece circa 380 Km a piedi fino a Breslavia con altri tre musicisti, poi a Varsavia e nella foresta trovarono una valigia piena d’indumenti e Franz aveva proprio bisogno di un abito nuovo! Rifugiatisi in un castello abbandonato, senza soldi né amici, non gli rimase che esercitarsi nello strumento e così gli abitanti del posto pensarono che ci fossero dei fantasmi. Il sindaco si fece coraggio e sentiti i “fantasmi” decise di assumerli al suo servizio, ma erano ormai in nove e la consuetudine vuole che oltre i quattro ci voglia un Maestro di Cappella per dirigerli e toccò proprio a Benda. Dopo tre anni tornò a Dresda dall’Elettore di Sassonia e qui ricevette l’invito di Quantz. Morì a Potsdam il 7 marzo 1786. Su YouTube® potete ascoltare lo stupendo J.P. Rampal nel concerto in E minore per flauto archi e basso.
* Consigliere di Ecopolis