Modello grafico della forma di potere della Costituzione e quello opposto operato e che si persegue alimentando la crisi con le politiche che l’hanno determinata

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Da Angelo Ruggeri

In forma grafica, il modello costituzionale italiano e il modello del suo snaturante (compreso quello UE)

Propedeutica alla comprensione del perché continuano ad alimentare la crisi che hanno creato con le stesse politiche e ricette liberistiche (neo o meno) che l’hanno conseguentemente determinata – e già storicamente edefinitivamente fallite con lacrisi del ’29 di cui non risentirono solo l’economia pianificata dell’Unione sovietica poi “copiata” e riprodotta alla loro maniera, in Germania dopo l’ascesa di Hitlere in forma di simulacro dal New deal USA.

La risposta è che si conferma quanto abbiamo sottolineato, ovvero che l’obiettivo è  aggravare e allungare la crisiper poter perseguire e riuscire – specie dove gli capita di poter agire e intervenire direttamente e con proprie persone come Monti (e come già in Cile, Argentina, e latina america ed Europa) –  a destrutturare come da Bilderberg i sistemi sociali, politici, istituzionali e costituzionali: siadall’altoriducendo il numero dei Parlamentari come si fece al tempo del mussolinismo rampante volendo cancellare il ruolo legislativo del Parlamento ( con decreti, leggi delega, e con voti di fiducia di cui il governo Napolitano-Monti con UN VOTO DI FIDUCIA OGNI 60 ORE, ha frantumato tutti i record, di Prodi prima e di Berlusconi po)i; sia dal bassosubalternando autonomie locali  e Regioni, cancellando Provincie e introducendo aree metropolitane che spezzano l’unità e la continuità del sistemademocratico istituzionale, politico e sociale della Costituzione (che come essa sancisce, deve garantire che dal territorio si concorra a determinare le politiche nazionali specie quelle economiche) con la destrutturazione dei loro sistemi per “cancellare” i Paesi nazionalial fine di realizzare (ci riescano o meno) quel governo mondiale dei non eletti, di “nominati”,esperti”, “tecnici” e “competenti” delle grandi corporazioni d’interesse privato dei capitalismi finanziari anonimi delle società anonime per azione industriali e finanziarie.

Il “Modello” e la forma del potere della Costituzione italiana e il suo snaturamento

La cupola di potere UE

Mattinale del 21-12-05: già allora identificato il rischio Draghi o Amato, due della triade delle privatizzazioni assieme a Monti (e con Padoa Schioppa): tutti uomini dei poteri forti italiani e capitale finanziario internazionale

L’interesse nazionale, pubblico e generale, è dato dalla non separazione tra interesse nazionale e interesse territorialeche é l’estensione dell’intera nazione di cui il territorio è l’intero sociale nazionale  – che sono interesse nazionale entrambi, l’uno nell’altro, mentre quel che realmente intende la classe dominante e di sui governi del partito unico della borghesia di destra/sinistra (finalmente abbiamo visto Trontiaffermareche “non si può più dire che ci sono due sinistre”: noi da vent’anni polemizziamo dicendo che non esistono “due sinistre” e che l’averlo fatto credere è stata ed è una mistificazione a cui si sono prestati tutti gli “a sinistra” e il Manifesto),  contrapponendo un c.d. “interesse nazionale” a uno “territoriale” (come se questo fosse fuori od extra nazionale) è l’interesse “privato” contro e contrapposto all’interesse “sociale” di tutta la collettività.

IlModello della Costituzione italiana…(dalla parte “istituzioni” affidata al gruppo d’Albergo-Scatturin-Ruggeri ed altri) del libro – ampiamente diffuso nelle scuole superiori e università – Nerosubiancol’energia a colori (coordinato da Agostinelli e Valota), dove il modello e il suo snaturamento sono rappresentati e disegnati in forma grafica

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Il Parlamento non è più il co-protagonista del Governo Parlamentare ma è stato trasformato in sede di legittimazione del Governo ed in luogo di ratifica delle sue decisioni. La differenza costituzionale fra maggioranza governativa e maggioranza legislativa è cancellata.

RISULTATO: il processo reale delle decisioni è posto fuori dalla sovranità popolare con: i Comitati interministeriali che assumono compiti di governo di fronte al Parlamento; gli Enti pubblici formalmente subordinati ma che in questo contesto settoriale sono PIU’ FORTI dello stesso Governo e che, per di più, negli ultimi 15 anni con privatizzazioni e aziendalizzazioni sono gestiti con criteri privatistici e sono solo formalmente pubblici.

Nell’attuazione della politica il CIPE (C. Interministeriale programmazione economica inventato dal socialista Ruffolo oggi DS, senza che ciò fosse previsto dalla Costituzione, istituito col primo centro-sinistra Legge 685/67, poi definita da uno stesso e altro giurista socialista “sotto legge” che col Cipe ha esautorato oltre che il Parlamento lo stesso governo”, dopo che col Piano Pieracini affermando il primato del governo sia sul Parlamento che sulle autonomie locali e sociali con la c.d. “programmazione centralista”, si era “consacrato una situazione analoga a quella che si ha e si è avuto solo con l’operare del maggioritario”), rappresenta il punto più evidente della separazione che esiste tra Organismi che dirigono l’economia e il popolo e la sua rappresentanza. E’ questo, per altro, il modello che ha teso ad essere sempre più riprodotto per analogia nelle istituzioni regionali e locali (il che non è meno ma più grave ancora, perché la partecipazione sociale si realizza nel territorio oppure non è, ed è nel territorio che si avverte maggiormente il contrasto tra forme istituzionali e di potere verticiste e domande e bisogni sociali a cui queste dovrebbero non solo saper rispondere e corrispondere ma anche saperle rappresentare nel processo e nel percorso istituzionale dal basso verso l’alto, passando per le Regioni e fino al Parlamento nazionale).

Il CIPE non è investito di responsabilità ma fa parte di un gioco di specchi che rende quasi inafferrabile il responsabile della decisione, per cui il governo si dice che sia diventato una sede di rappresentatività implicita, per cui va bene che si eleggano i parlamenti, ma siccome i governi derivano dal Parlamento, si finisce quasi col sostenere che i Parlamenti servono solo per eleggere i governi come il popolo serve solo per eleggere il Parlamento nel momento del voto, per cui si dice che il governo assume una sua propria e implicita rappresentatività.

Il che è falso in via di fatto e di diritto perché già si dice che è distante il Parlamento dal Paese, figuriamoci quindi quante distanze aggiuntive si devono calcolare verso gli esecutivi, e poi verso i comitati interministeriali e poi verso gli enti vari: è questa la crisi di rappresentatività che ha provocato un sempre maggiore distacco della politica dal Paese e del Paese dalla politica.

Ed è falso perché è solo un accreditamento della teoria liberale dello stato in base al quale è stato costruito lo Stato costituzionale primitivo, mentre essendo che la nostra C. è fondata sulla volontà popolare la teoria dello stato democratico non può che opporsi a quella dello stato liberale, a cui torna la c.d. Costituzione UE che anzi recede persino rispetto alla c.d.civiltà giuridica” liberale.

Modello grafico della forma di potere della Costituzione e quello opposto operato e che si persegue alimentando la crisi con le politiche che l’hanno determinataultima modifica: 2012-08-18T08:27:00+02:00da iskra2010
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