Monte dei Pascoli dei massocapitalisti: assolti la vedova di David Rossi e il giornalista Davide Vecchi

 

Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.

 

 

L’assoluzione mette fine al processo intentato dalla Procura di Siena contro la vedova di David Rossi, dirigente del Monte dei Maschi di Siena trovato morto il 6 marzo 2013,e contro Davide Vecchi, giornalista de il Fatto Quotidiano per aver pubblicato lo scambio mail tra Rossi e l’ex ad di Mps Viola avvenuto il 4 marzo 2013, due giorni prima della morte di Rossi, e pubblicato sul giornale il 5 luglio 2013.

Nelle mail, tra l’altro, Rossi inviò a Viola un messaggio di posta elettronica con oggetto ‘Help’ in cui scrisse: “Stasera mi suicido, davvero. Aiutatemi!!!”. Secondo l’accusa quelle mail vennero date al giornalista dalla vedova Tognazzi e Vecchi le pubblicò senza “il necessario consenso” da parte di Viola perseguendo così il reato di trattamento illecito dei dati personali.

Un episodio assurdo nella vicenda tragica di una morte troppo velocemente catalogata come suicidio, e all’interno di una storia molto più grande di come si è formato l’indebitamento del Monte e chi ci ha guadagnato, come riporta l’articolo de il Sole24Ore:

Tra i protagonisti di spicco più emblematici, come ha ricostruito Il Sole24Ore, figura sicuramente  la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia. Emblematica per dimensioni e per quel ruolo innaturale che ha svolto Mps. La Sorgenia si è indebitata per 1,8 miliardi con il sistema bancario. La sola Mps, chissà come, si è caricata di ben un terzo di quel fardello. Seicento milioni erano appannaggio del solo istituto senese che ha fatto lo sforzo più ingente rispetto al pool di 15 istituti che avevano finanziato la società elettrica finita a gambe all’aria. I De Benedetti capita l’antifona della crisi irreversibile non si sono resi disponibili a ricapitalizzare come da richiesta delle banche. Alla fine il «pacco» Sorgenia è finito tutto in mano alle banche che hanno convertito l’esposizione creditizia in azioni. E Mps si ritrova ora azionista della Nuova Sorgenia con il 17% del capitale. Per rientrare dal credito prima o poi, occorrerà risanare la società e venderla. Oggi Sorgenia è tra gli incagli di Mps. Non solo, nel 2015 la banca ha svalutato i titoli Sorgenia per 36 milioni di euro.

 

Mps, pubblicate le email Rossi-Viola: assolti la moglie e il giornalista del Fatto

Suicidio – Vecchi era accusato di aver violato la privacy dell’ex Ad

 

Assolti “perché il fatto non sussiste”, la vedova di David Rossi, Antonella Tognazzi, e il giornalista del Fatto Quotidiano, Davide Vecchi. Dopo due anni di udienze si chiude così l’unico processo celebrato a Siena e collegato alla tragica e ancora oggi misteriosa morte del manager Mps, David Rossi, avvenuta la sera del 6 marzo 2013.

Tognazzi e Vecchi erano stati indagati e rinviati a giudizio d’ufficio dalla Procura perché ritenuti responsabili della violazione della privacy di Fabrizio Viola, all’epoca Amministratore Delegato di Mps, senza che né quest’ultimo né la banca avessero mai sporto querela o si fossero costituiti parte civile nel processo.

Il 5 luglio 2013 Vecchi pubblicò sul Fatto Quotidiano lo scambio di email tra Rossi e Viola, svelando che due giorni prima di morire, David aveva chiesto aiuto all’amministratore delegato della banca.

Nonostante Vecchi abbia avvisato e interpellato Viola prima della pubblicazione dell’articolo, la Procura di Siena lo ha trascinato a processo ipotizzando addirittura di avere agito in concorso con Antonella Tognazzi. L’accusa nei confronti della vedova Rossi è umanamente infamante più che penalmente rilevante: avere consegnato al giornalista le email per ricattare la banca e speculare così sulla scomparsa del marito.

Ieri il giudice monocratico Alessio Innocenti ha stabilito che né Vecchi né Tognazzi hanno commesso alcun reato. “La sentenza, al di là delle motivazioni che leggeremo con grande attenzione, ha riconosciuto la bontà del lavoro fatto dal giornalista, escludendo che si sia prestato, come gli era stato contestato, a fare gli interessi di singoli”, ha commentato l’avvocato Caterina Malavenda difensore di Vecchi. “Si tratta, dunque, della conferma di un principio di civiltà giuridica e del diritto degli organi di informazione di diffondere tutte le notizie che ritengono rilevanti, nel rispetto dei soggetti coinvolti, ma senza chiedere il permesso a nessuno”.

Alessandro Bonasera e Emiliano Ciufegni, legali di Antonella Tognazzi, si sono detti “pienamente soddisfatti dell’esito, seppure l’innocenza degli imputati fosse palese sin da subito. È stata una vittoria ma anche una liberazione, testimoniata dalle lacrime di gioia di Antonella”.

Il giudice si è riservato il deposito della motivazione della sentenza in novanta giorni.

16 gennaio 2018

Monte dei Pascoli dei massocapitalisti: assolti la vedova di David Rossi e il giornalista Davide Vecchiultima modifica: 2018-01-19T05:48:50+01:00da iskra2010
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