Dens dŏlens 324 – Rateizzazione di un furto

di MOWA

Beh, pensavamo di aver visto tanto ma, sbagliavamo!

Sbalordisce la mediazione avvenuta tra gli avvocati della Lega e la Procura di Genova per il recupero, da parte dello Stato, dei soldi truffati: 49 milioni di euro (i nostri!) mediazione che non può essere, assolutamente, digerita perché, a parer nostro, lede, nel profondo, quelli che sono i principi di correttezza dell’impianto democratico del nostro Paese che si basa su valori di onestà e moralità.

Infatti, come si possono tollerare accordi che concedono ad alcuni soggetti che hanno truffato (in concorso tra loro?) lo Stato una dilazione di quasi un secolo, quasi un secolo, con il rischio dell’estinzione sia del reo che del reato?

Come si possono digerire accordi che prevedono la restituzione così fatta, se poi si sa benissimo che la dovranno ripagare un’altra volta gli stessi cittadini?

Sì, perché quel soggetto politico (Lega) percepirà negli anni a venire altri soldi dai contribuenti italiani che serviranno, probabilmente, alla restituzione di quelli fatti sparire. Ed, allora, a cosa serve fare delle leggi e regole se poi vengono disattese?

Un sistema di restituzione così fatto non può essere perdonato perché è quasi come legittimare il ladrocinio istituzionale mandando in “vacca” il rapporto fiduciario tra eletti ed elettori.

Qui non stiamo parlando di un singolo cittadino che truffa il fisco e lo Stato che tenta di recuperare (anche con la dilazione dei pagamenti) il maltolto ma, di un soggetto istituzionale rappresentante di una collettività ampia che è la prima ad essere stata raggirata, partendo quindi dagli stessi sostenitori elettorali.

Se lo Stato, attraverso i suoi organi, non è in grado di distinguere la valenza tra il diritto del singolo da quello collettivo non abbiamo speranze ma un futuro pieno di incertezze.

Qui non si tratta di essere giacobini o meno, si tratta, semplicemente, di comprendere che, se tutti i soggetti politici facessero come la Lega, ovvero sottrarre i soldi degli italiani e farli rientrare con quel ritmo, cosa avverrebbe sul piano della stabilità del nostro Paese?

A quale ricatto andremmo incontro una volta perse le credenziali di Paese con regole certe?

Un sistema restitutivo dei soldi agli italiani che non tiene conto di cosa stesse architettando il personale afferente alla Lega e, cioè, smistare i soldi in altri soggetti che nulla avevano di politico, come risulta dalle intercettazioni, sistema che, dunque, non può essere considerato equo e, tantomeno, corretto nei confronti di tutti i cittadini. Ed, è per questo che, forse, bisognerebbe iniziare a farsi sentire e compiere azioni, come persone perbene (ad esempio sit in davanti alla sede nazionale della Lega) per dimostrare che non tutti sono favorevoli ad un ladrocinio così vistoso e che se quel partito criticava tanto Bettino Craxi nell’era Tangentopoli non può permettersi il lusso di prendere in giro gli altri aggirando le leggi della nostra Repubblica.

Dens dŏlens 324 – Rateizzazione di un furtoultima modifica: 2018-09-20T05:54:36+02:00da iskra2010
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