Dens dŏlens 393 – Affari, massoneria e porcherie varie

di MOWA

Sembra che le Sirene non fossero solite richiamare coloro che passavano di lì grazie alla soavità delle voci o ad una certa novità e varietà del canto, ma poiché dichiaravano di sapere molte cose, cosicché gli uomini si incagliavano ai loro scogli per bramosia d’imparare. Così infatti invitano Ulisse. (CiceroneDe finibus bonorum et malorumV, 18)

Nel nostro Paese, ma potremmo dire in buona parte del Globo, sta emergendo, con più nitidezza, un sistema malato e fatto a misura di interessi per pochi e a danno della stragrande maggioranza delle popolazioni.

Prova ne sono le vicende quotidiane di corruzione nelle strutture pubbliche dove si vedono persone tradire la fiducia del mandato assegnatogli (e cioè di salvaguardia dell’interesse collettivo) per garantire un favore a pochi ed averne, magari, un ridicolo tornaconto personale.

O peggio. Assistere alle azioni di persone che non avrebbero alcun titolo specifico e che vengono premiate sedendo su poltrone di rilievo a scapito di chi, invece, ne avrebbe il merito.

Cose che nel nostro Paese (e non solo!) succedono regolarmente e, poi, magari ci si lamenta del tal professionista (medico, chirurgo, avvocato, notaio, professore universitario o meno, funzionario di polizia, politico…) che non è stato in grado o all’altezza del compito assegnatogli, e che ha provocato danni, spesso (troppo spesso!), irreparabili sia per il bene dei mestieri stessi che del buon andamento della giustizia sociale oltrechè, della democrazia. E, si badi bene che non è assolutamente un’esagerazione. Anzi!

Dimostrazione del dilagare del fenomeno sopra citato è l’assenza di soggetti, nel campo della salvaguardia dei diritti sociali, che siano realmente capaci onde evitare, come avviene oggi, che se ne parli a sproposito o, sovente, solo come alibi. Quindi, per non incorrere in questa cattiva pratica, sarebbe il caso che gli ultimi (direbbero i cattolici), gli oppressi (dicono, invece, i comunisti) facessero una disanima di come evitare di cadere nelle mani di affabulatori cercando parole, in questesirene”, come nel racconto omerico, per poi restare imbrogliati nelle trame insidiose, perchè, sicuramente, si sono “turati le orecchie” ma, invece, avrebbero dovuto aprirle ed ascoltare, per capire, non solo con la generosità del cuore ma, anche, con quella della ragione e della consapevolezza dell’esperienza vissuta.

Una consapevolezza, da recuperare, che ha radici profonde nelle sofferenze patite in prima persona nei secoli come oppressi e che ha (e dovrebbe ora) dare luogo a sperimentazioni nuove, strade di coinvolgimento diretto, di tutela collettiva e che ha dato vita (nel passato) a formazioni partitiche (in quanto strutturate e organizzate) per non soccombere alle bordate di quei pochi che ci vorrebbero slegati da quell’albero maestro per far ascoltare il loro canto di sirena. Oppressi, si rammenti, che non pongono barriere al desiderio di conoscenza, come voleva Odisseo, e che non vogliono essere prigionieri di alcuno e, tantomeno, di chi si prende gioco di loro. Potremmo, in questo caso, parlare dei vari ammaliatori (che hanno forma e natura diversa), il cui unico tentativo, però, è quello di afferrare con voce sirenica per portare a nuoto al largo gli oppressi e farli perire “annegandoli”.

Ammaliatori che non hanno mai amato la parità e che hanno impedito la conservazione del centralismo democratico nei precedenti partiti comunisti (nati, questi, sulle esperienze delle varie rivoluzioni antiborghesi o anticapitaliste) minando alle fondamenta quelle esperienze con revisionismo e bugie antistoriche. Potremmo, in questo caso, parlare delle mistificazioni della benevolenza della massoneria la quale ha sempre tramato contro la vera essenza della democrazia e spacciandosi, invece, per tale.

Ammaliatori che preferiscono schierarsi con la criminalità (organizzata o meno) pur di non lasciare spazio alla pari dignità dei bisognosi. Anzi, hanno preferito stare con chi propugna guerre, omicidi, stragi e quant’altro di tremendo, pur di non avere un Mondo su basi solidaristiche e di cooperazione degli uni con gli altri. Potremmo qui parlare di quanto fecero negli anni scorsi persone come (ad es.) l’intoccabile e coinvolto nella vicenda della strage di Piazza Fontana, Franco Freda, che per dichiarazione di un attendibilissimo collaboratore di giustizia Giacomo Lauro costituì una “loggia massonica super segreta di cui facevano parte appartenenti alla ‘ndrangheta, come Paolo De Stefano, l’avvocato Giorgio De Stefano, il defunto Pasqualino Modafferi, Paolo Romeo, Antonio Nirta, esponenti dell’eversione nera come Paolo Romeo, Benito Sembianza, Giovanni Criseo da San Lorenzo, poi ucciso, tutto ciò avvenne in coincidenza con l’arrivo a Reggio di Franco Freda, accompagnato da Zamboni e Saccà, entrambi massoni ed appartenenti ai Servizi Segreti… Fondatori e organizzatori di questa loggia, furono Franco Freda e Paolo Romeo… Dopo la partenza di Freda la loggia passò sotto il controllo di Paolo Romeo.” [di Claudio CordovaGotha – il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi deviati”, pag. 151]

Voci sireniche che stanno tentando, pian piano, di trasformare la più avanzata e concreta Costituzione sociale del mondo (quella italiana) per renderla carta straccia modificandone i propositivi valori o non applicandola.

Voci sireniche nel tentativo di affogare il bisogno innato negli esseri viventi di un proprio habitat che sia confortevole e accogliente e non insidioso o, peggio ancora, irto di veleni di ogni tipo.

Dens dŏlens 393 – Affari, massoneria e porcherie varieultima modifica: 2020-01-07T06:30:56+01:00da iskra2010
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