Dens dŏlens 403 – Molti virus fanno male ma qualcuno più di altri…

di MOWA

Di corruzione ce n’è tanta, il talento è raro. Perciò, la corruzione è l’arma della mediocrità che abbonda, e voi ne sentirete ovunque la punta.” [ Honorè De Balzac, Papà Goriot]

Il nietzschiano Diego Fusaro continua la sua cavalcata verso la politica nazionalsocialista?

Se ascoltiamo le parole della trasmissione Coffee break a la7 (del 13/09/2019) sembrerebbe di sì.

Infatti, il finto marxiano Fusaro “intontisce” le persone inserendo nei suoi ridondanti discorsi parole come: massa, borghesia, liberismo sfrenato… sino a citare (bestemmiando) il povero Antonio Gramsci, addossandogli, arbitrariamente, concetti non suoi. Cose, tra l’altro non nuove, spingono il finto marxiano Fusaro a costruire dei paradigmi non attinenti storicamente al movimento comunista mondiale ma, bensì, al nazionalsocialismo che si appropriò, persino, delle organizzate strutture (cellule, sezioni, cooperative, ecc.) dei socialisti-comunisti in Germania usandole per diffondere il germe (o verme) del pensiero nazista.

Non a caso, Fusaro, è stato sempre considerato a tutti gli effetti un “compiacente servitore e traghettatore di un’idea rossobruna che conduce, non certo ad uno Stato democratico e men che meno comunista, ma ad un modello di mondo molto élitario[1] approfittando della povertà di analisi e di organizzazione degli attuali oppressi che sono stati privati, in questi ultimi anni, di reali soggetti politici comunisti. Non fu infatti casuale l’ascesa di Fusaro – come scritto sul sito – dove si riporta chi fossero i suoi sponsor politici:

Il filosofo portatile e telegenico, che viene sempre presentato come marxista, mette nel suo curriculum tra i suoi maestri Costanzo Preve, che è stato membro della Commissione culturale di Lotta Continua, organizzazione di matrice massonico-azionista; poi negli ultimi anni della sua vita ha appoggiato le posizioni reazionarie del Campo Antimperialista, abbracciando le teorie comunitariste e teorizzando il superamento delle categorie destra-sinistra. Tanto da invitare i francesi a votare, nel 2012, al primo e secondo turno delle elezioni presidenziali per Marine Le Pen, del Front National.

Preve e Fusaro sono tanto cari alla nuova destra di Alain de Benoist, uno dei megafoni con Serge Latouche della decrescita: una false-flag ideata dall’ideologo-miliardario Edward Goldsmith di cui il Fusaro è uno dei migliori interpreti utilizzandola come elemento di falsificazione della teoria marxista dello sviluppo delle forze produttive.

Che dire poi della presenza di Fusaro al seminario della Fondazione Evola, nel giugno 2014, con un intervento dal titolo: Evola, Heidegger e la critica dell’americanismo.

Nell’introduzione di questo seminario Fusaro si presenta come “Allievo indipendente di Hegel, Gentile, Marx e Gramsci” con una manifesta operazione di sincretismo massonico, utile a far confluire realtà di destra e sinistra borghesi in un unico fronte anticomunista. [2]

Le teorie del nietzschiano Fusaro furono riprese, anche, da altri:

Ricordiamoci chi è Costanzo Preve, intellettuale “marxista” che piano piano cominciò a incentrare la sua analisi sulla nazione e sulla sovranità fino a trovarsi, in Francia, a dare indicazione di voto per il partito di estrema destra Front National della le Pen. Non possiamo non ricordarlo quale padrino di Diego Fusaro, rampante filosofo “marxista” che finisce per dare dei fascisti ai compagni che lo criticano perché disponibile a partecipare a iniziative su Marx a Casapound  e che a breve parteciperà ad un convegno organizzato dalla Fondazione Evola. Il cui segretario Gianfranco De Turris, ex giornalista Rai, ha scritto la prefazione di due testi di Gianluca Casseri, il fascista di Casapound Pistoia che assassinò due migranti senegalesi a Firenze. E’ facile pensare che questi “marxisti” sembrano sempre più neri e sempre meno rossi [3]

È tanto pericoloso da comparire tra le pagine di Patria indipendente – il giornale dell’ANPI nazionale – con il titolo: Le scatole cinesi di CasaPound.

La7 (ma non è l’unica televisione), quindi, si è prestata a fare in più occasioni da cassa di risonanza al fronte sciovinista che, spudoratamente, per bocca del rossobruno Fusaro lancerà con il “suo nuovo movimento, Vox…” per (– quello sì -)colmare un vuoto che si è prodotto”, teorizzando per l’ennesima volta, il superamento degli schieramenti di sinistra e destra e la necessità di un unico fronte che sia altro da una “sinistra liberista e cosmopolita e una destra liberista sovranista, manca un sovranismo-populista di sinistra”. Le stesse teorie del fine di destra rispetto al Comunismo proposto in più occasioni dai capitalisti e per bocca dei nietzschiani odierni come Fusaro.

Un allarme che, forse, dovrebbe mettere in connessione quella che ogni anno, entro il mese di febbraio, viene presentata al Parlamento come la Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza relativa all’anno precedente e che per il 2019, risalta l’insidioso rigurgito neo-nazista di stampo suprematista, razzista e xenofobo nel paese Italia con l’aumento di episodi di violenza motivati dall’intolleranza religiosa e dall’odio razziale.

E, se non abbiamo perso del tutto la memoria, l’inizio del secolo scorso è lì a testimoniare cosa successe proprio con quella cultura suprematista ma, soprattutto, come e quali furono gli ideologi e cosa li spinse a sterminare intere popolazioni rivelando, tra le pieghe dei documenti, chi li finanziò e chi li usò per i propri ignobili fini. Guardarsi dietro le spalle, ogni tanto, serve a ricordare cosa ha fatto il genere umano e per rammentarci la necessità di non commettere gli stessi errori perché sarebbe, veramente, troppo per non dire, diabolico!

Dens dŏlens 403 – Molti virus fanno male ma qualcuno più di altri…ultima modifica: 2020-03-05T07:00:45+01:00da iskra2010
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