Dens dŏlens 461 – Libano: terra di conquista massocapitalista

di MOWA

Se abbiamo tanti cattivi amministratori, è che l’amministrazione, come il gusto, procede da un sentimento elevatissimo, purissimo. In questo il genio viene da una tendenza dell’animo e non da una scienza

(Honoré De Balzac, da Il medico di campagna, p. 206)

Nei giorni scorsi, in terra libanese ed esattamente a Beirut, vi è stata un’enorme esplosione che ha causato morti e feriti.

Un paese, purtroppo, martoriato, da tempo, da ambizioni espansionistiche dei massocapitalisti tanto da dover subire le atroci angherie dei fedeli guardiani di siffatto gruppo.

Un paese (come lo è la Palestina) che, per la posizione geografica, porta a dover subire ingiustificate e continue esterne aggressioni, spesso, camuffate da involontari incidenti, che si rivelano, poi, molto discutibili come quest’ultimo.

Infatti, non si contano più i tentativi di destabilizzare il Libano, paese che si affaccia sul settore orientale nel mar Mediterraneo, e che confina a Nord-Est con la Siria e a Sud sia con la Giordania che con il fedele guardiano sionista del massocapitalismo, Israele, dove, quest’ultimo, aveva, l’estate scorsa e per l’ennesima volta, compiuto raid missilistici con i droni tanto da dover obbligare il Libano a chiederne conto.

Un paese (il Libano) che, negli anni passati, aveva fatto vedere all’Italia la possibilità di aprire prosperose relazioni diplomatiche e dare modo alla penisola di conquistarsi importanti fette di autonomia politico-economica. Relazioni diplomatiche non digerite da quelle stesse forze che oggi osteggiano il Libano e che sono state fatte pagare a caro prezzo con la soppressione, anche fisica di esponenti politici di rilievo come (nel passato) Aldo Moro, pur di non perdere la quota di potere in quell’area geografica. Infatti, il ruolo del discutibile brigatista rosso, Mario Moretti, fu uno dei passe-partout per uccidere lo statista italiano che era molto impegnato nelle relazioni con il Medio-oriente e avvantaggiando in questo modo l’instabilità di quel sito.

Non è un caso che rimanga nell’aria la strana coincidenza tra la data del sequestro Moro (16 marzo 1978) e, due giorni prima, quella del 14 marzo, quando iniziava l’Operazione Litani che portava gli israeliani ad entrare nel Sud del Libano per allontanare dal confine con Israele le organizzazioni armate palestinesi.

Un territorio preso di mira perché farebbe da cuneo geografico verso altri Stati più ad Est per i massocapitalsiti come viene rivelato da “chiaroveggenti” articoli giornalistici, come ad es. quello del Carnegie Middle East Center dell’11 giugno 2020, in cui si afferma, senza mezzi termini, di: Distruggere il Libano per salvarlo.

Bel modo di salvare hanno i massocapitalisti visto che stanno mettendo alla fame e privando di medicine il popolo libanese e creando situazioni di caos generale. Un modus operandi che i massocapitalisti non hanno mai smesso di pianificare nel mondo, si vedano come esempi contemporanei: Venezuela, Cile, Argentina, Grecia… e prima ancora: Cuba, Vietnam, Corea…

Per non parlare dei 222 anni di guerre messe in atto da uno dei paesi protagonisti del massocapitalismo con il solo ed unico scopo di arricchire una porzione insignificante di popolazione a scapito della maggioranza e, anzi, cercando di convincere quest’ultima della bontà delle scelte guerrafondaie fatte o pianificate quando, invece, nascondono sete di potere e soldi. Soldi… tanti soldi da poter far vivere in serenità l’intero globo se distribuiti equamente tra tutti gli abitanti di questo contrastato Mondo.

Foto di copertina di: Etienne Boulanger

Dens dŏlens 461 – Libano: terra di conquista massocapitalistaultima modifica: 2020-08-09T06:14:13+02:00da iskra2010
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