Nomen omen VIOLANTE, Il nome è o contiene un presagio di ciò che uno sarà.

 

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di Angelo Ruggeri

 

Solo Lizzani, il regista, pur essendo credo un moderato cattolico, ha detto la vera cosa, la cosa vera oltre che intelligente: “L’Italia ha fornito un modello di democrazia e di Costituzione al mondo intero”. Riconosciuto per altro, come il più avanzato del moderno costituzionalismo democratico. La Costituzione italiana è un modello fondato sul 25 aprile del 1945.

“Quando le forze coalizzate del centro-destra tentarono di introdurre un premio di maggioranza, analogo nello spirito se non nella forma a quello fascista del 1923, per la coalizione che nel 1953 avesse superato il 50% (quindi in modo molto meno grave del premio introdotto dal ‘93 in poi, che prescinde dal superamento del 50%) , lo si bollò giustamente come Legge Truffa…”

“STATO FEDERALE” è CENTRALISTA E VERTICISTA tanto che USA persino DIRE CHE il Presidente dello STATO FEDERALE USA è un RE, che non ha nulla da invidiare ai poteri di un monarca e nemmeno a quelli che aveva Breznev come è stato analizzato e detto tante volte dagli stessi borghesi e liberali favorevoli presidenzialismo e federalismo USA e alla “dittatura della minoranza” che si ha col sistema maggioritario.

Nomen omen ovvero il nome contiene un presagio di ciò che uno sarà. Una facile facile domanda delle cento pistole, tanto facile da presupporre bassi premi per gli “scommettitori”: quale è il nomen omen che più fa presagire il suo destino di grande violentatore e violatore della Costituzione?

Indizi. Il nostro nomen omen da magistrato in modo poco convincente – per ciò fu molto criticato -, indagò sul “caso” del “golpista” Edgardo Sogno.

Nella “Lettera ai giovani sulla Costituzione” (2008), il nostro nomen omen, per le “riforme” costituzionali prese a modello la “Commissione dei soloni” del 1923, la Commissione di fascisti e liberali, studiosi e personalità anche non parlamentari, che nel breve percorso dal 1923 al 1925 – anno quest’ultimo dell’entrata in vigore della legge attuativa del colpo di stato, con la legge sulle attribuzioni e prerogative del “capo del governo” – portò alla “DITTATURA DEL PRIMO MINISTRO”. Insomma la Commissione con cui il fascismo predispose il regime detto appunto regime del premier, capo o dux del governo “sul presupposto che le assemblee elettive per loro origine e per la loro indole non devono partecipare al poter esecutivo né collaborando né concorrendo alla scelta a cui è affidato” in quanto “dal popolo non possono venire che freni e limiti e controlli perché dal popolo non può che venire una visione frammentaria e contingente”

Il nostro nomen omen, nel dichiararsi d’accordo con la relazione della Bicamerale D’Alema sul ripristino – come nell’800 – del primato del governo e del principio di “burocratizzazione” dello stato sia con il premierato sia con il senato federale non elettivo e relegato ad assemblea dei notabili estraniati dal potere di indirizzo, NELLA LETTERA AI GIOVANI, dichiarandosi d’accordo con la tesi del premierato forte non ha esitato a rilanciare lo spirito dell’intesa D’Alema Berlusconi del 1997 sul presupposto che sia necessaria una “reciproca legittimazione” tra centrodestra e centrosinistra – UDITE UDITE !!! -“PER UNA DEMOCRAZIA DECIDENTE CHE CI LIBERI DALL’ANTICO IDOLO DEL PARLAMENTO LEGISLATORE ONNIPOTENTEtramite “UNA COMMISSIONE di parlamentari e personalità non parlamentari eminenti(quelle che il fascismo chiamava appunto “PERSONE DI CHIARA FAMA”: stesso termine introdotto da Gino Giugni nella Legge di limitazione del diritto di sciopero) CON IL COMPITO DI PROPORRE E REDIGERE SINGOLE REVISIONI COSTITUZIONALI CHE IL PARLAMENTO POTREBBE SOLO APPROVARE O BOCCARE in blocco (quindi un Parlamento non parlante, organo della sovranità popolare silenziata da un gruppetto di persone parlamentari e anche non parlamentari).

IL NOMEN OMEN è facile da capire se aggiungiamo che da Presidente della Camera e successivamente, rivelò un pensiero di tipo nazional-socialista, che durante l’ultimo governo Prodi mise a punto un lodo sposato dal post-fascista Fini e dal post-comunista D’Alema, ed ora – da cavalier sevente di cause e poteri non molto palesi – ha messo nero su bianco una c.d. Bozza: assunta come base di riferimento anche da Napolitano per una bipartisan controriforma della democrazia e della Carta Costituzionale del 1948.

Parliamo ovviamente di Violante, il nomen omen che meglio esprime il significato di tutti coloro che anche in nome della c.d. Bozza Violante si apprestano ad ulteriormente violare la Costituzione nata dalla Resistenza e dal percorso costituente – la cosa più importante – iniziato e fondato sul 25 aprile come giorno NON SOLO DI Liberazione dal nazi-fascismo ma il giorno di svolta di SVINCOLO E ci CONGIUNZIONE tra Resistenza e Costituzione che porta alla FONDAZIONE DI UNA DEMOCRAZIA E DI UN MODELLO DI STATO E REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SULLE ASSEMBLEE ELETTIVE E SULLE AUTONOMIE in esclusione quindi sia del federalismo che di ogni tipo di presidenzialismo. Proprio per EVITARE OGNI FORMA DI GOVERNO E FORMA DI STATO DI TIPO LIBERALE E PRE-FASCISTA DAL CUI AUTORITARISMO AVEVA POTUTO SORGERE IL FASCISMO diffusosi nel mondo dopo essere stato “inventato” in Italia. Cioè: in un Paese che negli anni 20 affossò il suffragio universale appena conquistato e di cui occorre sapere conoscere e ricordare – e quindi prevenire PREVENIRE OGNI POSSIBILE NUOVA DERIVA TOTALITARIA EVITANDO le FORME DI GOVERNO E le FORME DI STATO LIBERALI e pre-fasciste, che sono all’unisono forme del potere autoritario e dell’autoritarismo al di la della varietà e variabilità delle forme tecniche sempre centrate sul potere dall’alto, sul presidenzialismo e il primato dell’esecutivo e del suo capo sulle Assemblee elettive sia nelle STATO CENTRALE anche nello STATO federale che oltre al centralismo dello stato centrale lo riproduce nelle poliarchie di stati-regione o regioni-stato non caso presidenziali e fondati sul sistema di potere del governatorato (l’etimologia, “funzionario del governo centrale” rivela bene la dipendenza gerarchica dallo STATO FEDERALE che infatti esprime il massimo del centralismo negli USA).

Prevenire con una DEMOCRAZIA MODELLO che l’Italia ha dato al mondo intero (altro che copiare dal altri paesi democraticamente più arretrati dette persino di Monarchia repubblicana, perché risalgono o si rifanno ai vecchi modelli del costituzionalismo settecentesco e liberale che a loro volta si sono rifatti al modello monarchico non avendo altri riferimenti monarchici, TANTO CHE USA DIRE CHE il Presidente dello STATO FEDERALE USA è un RE, che non ha nulla da invidiare ai poteri di un monarca e nemmeno a quelli che aveva Breznev come è stato tante volte dagli stessi borghesi e liberali PRO presidenzialismo e federalismo USA.

 

Nomen omen VIOLANTE, Il nome è o contiene un presagio di ciò che uno sarà.ultima modifica: 2011-04-04T01:17:00+02:00da iskra2010
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