Slovenia: il partigiano e l’Euro

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La stella a cinque punte torna sulle monete europee a più di vent’anni di distanza dal crollo del muro di Berlino. La Slovenia ha infatti emesso da poco un milione di monete da due euro, dedicate ad un leggendario comandante partigiano, Franc Rozman

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Gli stati della zona euro possono battere ogni anno una moneta celebrativa o commemorativa. Loro decidono la faccia e la Banca Centrale Europea la quantità. La prima fu coniata dalla Grecia nel 2004 in occasione dei giochi olimpici. Poi ce ne furono altre che ricordavano le Nazioni Unite, la Costituzione europea, il processo di allargamento, il suffragio universale ed altri importanti avvenimenti.

 

Nel 2008 la Slovenia volle commemorare Primož Trubar, l’autore del primo libro sloveno, mentre nel 2010 ha ricordato il duecentesimo anniversario dell’apertura del giardino botanico di Lubiana. Quest’anno invece ha scelto di celebrare il centesimo anniversario della nascita di un leggendario comandante partigiano, Franc Rozman – Stane.

 

Il comandante

Nato in un paesino nei pressi di Lubiana, Rozman fece della resistenza il suo scopo di vita. Il comandante Stane tentò, senza riuscirci , già nel 1935, di unirsi agli etiopi per contrastare l’invasione italiana; poi partecipò, con le Brigate internazionali alla guerra di Spagna e dopo l’invasione della Jugoslavia si unì al Fronte di liberazione sloveno (OF). Ben presto divenne comandante di una brigata partigiana e nel luglio del 1943 fu nominato comandante del Comando superiore dell’esercito resistente in Slovenia. Morì nel novembre del 1944 a causa dell’esplosione di un mortaio che era appena stato fornito ai partigiani dagli inglesi.

Slovenia: il partigiano e l’Euroultima modifica: 2011-04-24T01:00:00+02:00da iskra2010
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