CGIL e tellettual-in anti-marxisti non hanno titolo per criticare la Fiom

 

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di Angelo Ruggeri

I CIGIELLINI  E TELLETTUAL-IN anti-operai e anti-marxisti NON HANNO TITOLO PER CRITICARE LA FIOM

“Ti lamenti ma che ti lamenti, picchia lu bastone e tira fuori li denti”:canzone di lotta dei lavoratori siciliani che operai farebbero bene ad applicare anche nei confronti della CGIL di cui dovrebbero prendere possesso della sedi di cui sono titolari loro e non le sfaticate burocrazie cigielline.

 C’è chi strumentalmente critica la FIOM al solo scopo di difendere l’accordo amerikano tra “corporation ” firmato dalla CGIL di burocrati e funzionari sfaticati (che passano le giornate al telefono e passano il tempo in lotte di potere tra chi sta in una stanza e chi in un’altra). SIA CHIARO che noi possiamo criticare la FIOM loro no!

I cigiellini oltre che primi responsabili dei limiti di strategia della FIOM sono responsabili di intelligenza col nemico, con padroni e governi, e di aver fatto sia come maggioranza che come minoranza interna alla Cgil, cose ben peggiori della Fiom a cui con la critica ai limiti va riconosciuto una “onestà” volontà e di non aver tradito come invece quelli che fanno “I Cani da Guardia” dei lavoratori per conto di governo e padronato come ha fatto la Cgil di Epifani prima quella di Camusso oggi.

Loro non hanno alcun titolo per criticare la FIOM. Il dichiarato odio di Keynes per la classe operaia e per il socialismo non dà titolo per criticare la Fiom nemmeno a un TUI tellettual-in e antimarxista come Bellofiore (demolito da Pirola) e nemmeno keynesiani come Halevi (che dal suo punto di vista ammira Siro Lombardini ma le cui tesi non hanno retto alla prova della critica durante  i Seminari mondiali promossi dall’Istituto Alosianum, dai quali Lui e le sue teorie sono usciti “distrutti”): perche la fallimentare e ormai fallita  opzione  della “Sinistra” e della CGIL di passare da una vocazione antisistema ad una logica di sistema è stata accompagnata anche da loro che hanno favorito la mistificazione che il keinesismo (una teoria economica dalla borghesia capitalista) potesse sostituire il marxismo.

IN RELAZIONE ANCHE AL DIBATTITO CRITICO SVILUPPATOSI SULLA SVENDITA OPERATA DALLA CGIL E ANCHE SUI LIMITI DELLA FIOM (che già avevamo anticipato nel corso della vicenda di Pomigliano) ci sembrano MOLTO PERTINENTI I CAPITOLI DI LEGHE  E LEGHISMO di cui, per almeno completare il testo INVIATO E PUBBLICATO DA ISKRA (http://iskra.myblog.it/archive/2011/07/07/da-marx-a-keynes-alla-fiom-e-chi-non-attacca-i-piani-d-impre.html), aggiungiamo il completamento del SOTTOCAPITOLO  su “il “manchesterismo” lombardo”  e AGGIUNGIAMO i sottocapitoli su : il solidarismo imprenditoriale; mecenatismo e patriottismo municipale; comuni e circolo virtuoso della programmazione; le imprese nell’assenza di programmazione democratica dell’economia: tutti capitoletti che si pongono in relazione critica con a sedizione dei sindacalisti della CGIL e dei sedicenti comunistisedicente “sinistra” che hanno perseguito l’ormai fallita opzione di passare dalla vocazione  antisistema ad una logica “di sistema” anche assumendo IL KEYNESISMO (sia chiaro: senza nemmeno ben sapere che cosa é!!!)che è una opzione “di sistema” capitalistico.

Keynesiani come Halevi e antimarxisti come Bellofiore (su Lui Pirola diede un giudizio demolitore, dopo averne “verificato” la pochezza culturale e la sua destrosità, nel seminario di Padova sulla “crisi e il ritorno di Marx”) non possono essere loro a riconoscere quelle che va soprattutto riconosciuto in primis dai sindacalisti di ogni genere e di ogni parte e cigiellini in particolare: e cioè che non basta prendere atto che è fallita l’opzione di passare da una vocazione antisistema ad una logica di sistema (e persino ad opzione di governo fatta dalla CGIL di Epifani col sostegno del gruppo di Patta che si è così guadagnato un posto di sottosegretario nell’ultimo governo Prodi con 104 membri: un record storico), perchè va soprattutto riconosciuto che la ripulsa del metodo del materialismo storico ha comportato la rinunzia di OGNI AUTONOMIA DI CULTURALE CHE E’ LA CAUSA PRIMA DEL POTENZIARSI DI UNA LOTTA  DI CLASSE UNILATERALE A FAVORE DEL POTERE D’IMPRESA(a cui hanno contribuito e contribuiscono anche SETTORI INTERNI ALLA CGIL capeggiati da EPIFANI, PATTA ed ora CAMUSSO: tralasciando i vari Nicolosi e compagni)provocando e coodeterminando il disfacimento del sistema politico e alla deriva della democrazia sociale della Repubblica e della Costituzione  CON CONSEGUENZE rivelatesi PIU DISASTROSE SUL PIANO SOCIALE ANCOR PIU CHE SUL PIANO POLITICO, DI CUI MISURIAMO OGGI EFFETTI CHE NON SONO SOLO “SINDACALI”   MA DI QUALITA’ E DI SOPRAVVVENZA DI FORME MINIME E RESIDUALI DI DEMOCRAZIA, DELLA DIALETTICA E DEL PLURALISMO SOCIALE OLTRE CHE POLITICO.

Il tutto dovuti anche al venir meno di una coscienza e consapevolezza nelle masse popolari e lavoratrici a causa dell’omogeneizzazione tra sindacati e tra partiti e l’assenza di controtendenze teoriche, poltiche e sociali e della mancanza di senso di responsabilità dei vertici politici e sindacali: la cui incapacità e mancanza di preveggenza è paragonabile solo a quelle che albergava nelle teste delle dirigenze politiche e sindacali di CGIL, di socialisti e popolari dei primi anni 1920.

CGIL e tellettual-in anti-marxisti non hanno titolo per criticare la Fiomultima modifica: 2011-07-20T01:04:00+02:00da iskra2010
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