Aden Arabia (3) spiega a Rossanda cos’è la Francia

IMG_3350+logoMOWA.jpgfoto MOWA 

di Angelo Ruggeri

Aden Arabia(3) SPIEGA CHE COSA E’ E DI CHI E’ LA FRANCIA, A CHI COME LA ROSSANDA HA PRESO POSIZIONE FAVOREVOLE ALL’INTERVENTO FRANCESE DI AGGRESSIONE E DI GUERRA INTERIMPERIALISTICA IN LIBIA NEL MARASMA DELLE DEVIAZIONI DALLA COSTITUZIONE E SU “POLITICA” E “ANTIPOLITICA”, A CONFERMA DELLO STATO DI CONFUSIONE TEORICO-POLIITCA IN CUI VERSANO QUELLI CHE SCRIVONO SUL MANIFESTO E I SUOI TELLETTUAL-IN, SI DISTINGUE L’EVOLUZIONE DELLE POSIZIONI ASSUNTE SU IL MANIFESTO da ROSSANA ROSSANDA (e da chi si è detto d’accrodo con Lei) IN MERITO all’intervento militare “alleato” in Libia.

Un intervento militare che davvero non dovrebbe esserci bisogno di spiegare che rientra in una “normale” aggressione imperialistica: dietro la quale si organizzano l’industria militare; e l’aggressività del capitalismo finanziario mondiale, responsabile delle permanenti guerre, “umanitarie” o no, nella prospettiva di belligeranza totale e quindi come una invano demonizzata “terza guerra mondiale”, quale collaudata via di uscita (temporanea) dalla crisi-sistemica dell’economia capitalistica occidentale, e in particolare dalla crisi non solo economica ma sistemica del capitalismo e della “civiltà” borghese dell’Europea UE, dove si è impegnati a garantire il rafforzamento (con subalternità di politica e sindacati all’economia e ai poteri d’impresa) degli interessi di classe fissata già con gli accordi di Maastricht.

In tale marsama non stupisce più di tanto che sul Manifesto, che si sottotitola “comunista”, ci si divida su due posizione entrambe ugualmente sbagliate: tra chi, da un lato, aveva esaltato – e quindi difende – il sistema di potere libico e di Gheddafi identificandolo addirittura come un potere dal basso, di democrazia popolare (Parlato); e chi, dall’altro, Rossana Rossandache da banfiana denuncia da molto tempo oscillazioni e incoerenze intellettuale e culturale: come quando sostenne (“bobbianamente”) che non si poteva sottoporre a referendum il taglio della scala mobile, dimenticandosi che la nostra Costituzione è di democrazia-sociale e non liberale e, quindi, viceversa, proprio un tema inerente la questione sociale, giustifica il ricorso al giudizio della sovranità popolare, molto più dei temi riguardanti i diritti civili e individuali liberali e borghesi. Si che dopo aver sostenuto senza un vero ragionamento, che bisognava votare Bertinotti “per forza”, ora, non piu sapendo evidentemente come funziona oggi l’imperialismo del capitale, non sa cogliere la natura interimperialistica della guerra come quella di Libia, una delle più classiche guerre di aggressione  coloniali, e ancor più sporca nella misura in cui la si ammanta da “umanitaria”, per cui se ci si alza a difenderla o a giustificarla “è soloper far ridere i padroni come dice Aden Arabia, visto che a farla, in primis, è proprio la Francia.

Francia? Questo Paese popolato di capi di schiavi e di schiavi docili, ai quali la lunghezza, ogni giorno ridotta, delle catene, da ancora l’illusione della libertà. In un salone adorno come la sala funerariadi un faraone, ho riconosciuto la Francia…dalla sua immagine escono tutti i suoi vizi: anche certi individui fanno affiorare dai loro ritratti il male che è in loro. I suoi confini assegnatigli dai casi geologici e preistorici, sfruttabili dai futuri coltivatori e mercanti dell’acciaio ancora nascosti potenzialmente in uno scimmione, quei confini hanno giustificato la sua abbondante parte di vigliaccheria e di assassini storici compiuti nel mondo e nelle colonie e le poche glorie militari. Questi pezzetti di terra bastano ai suoi uomini politici e ai vecchi inaciditi che governano i suoi destini per proclamare in giro per il mondo la propria forza con le armi, basta ai grandi patrioti, a tutti imangiacadaveri,a tutti i fruga sepolcri che tra una guerra e l’altra rimettono in piedi i vecchi morti e difendono dalla putrefazione quanto non è più salvabile: aleggia dappertutto puzza di imbalsamazione…Io intendo per Francia la combriccola dei proprietari di terre, di miniere, di cave, di banche, di fabbriche di mulini, di immobili, la combriccola dei padroni di uomini che mi danno il diritto di identificare la Francia con la loro totalità, perché pretendono in tutti i luoghi e nei consessi internazionali, di avere essi soli il diritto di parlare a suo nome” e di decidere come dove quando , agire militarmente, intervenire, bombardare, occupare, a chi fare guerra e a chi no. Tralasciamo le loro vittime: operai, braccianti, soldati, impiegati, ragazzi, uomini e donne di Francia e di altri Paesi…

E NESSUNO SI ATTENTI A SVERGOGNARMI PERCHE’ INSULTO UNA DEA. ETERNO VISO. ETERNA PADRONA DI GENERALI! NON HO MANCATO DI RISPETTO A QUESTA VERGINE CHE NON ESISTE e che si chiama Francia.

Francia posseduta, possessori della Francia, possessori francesi, possesso della Francia…Un giochetto di parole!

Di questi possessori, nessuno manca all’appello: non mancano i piccoli borghesi dei quali un tempo io fui il simile (abbandonata la terra il padre acquisì una collocazione sociale che lo separo dal proletariato ed Aden ripercorse il cammino inverso per ricongiungersi al proletariato mediante l’azione politica) , coi loro colletti inamidati, oggi flosci, che da loro un’eleganza americana. Non mancano le loro mogli, oziose o massaie, che marciano sull’amore come uno squadrone di cavalleria nel grano…e non resta in piedi una spiga. Non una delle prostitute in divisa, dei loro figli strangolati dalla saggezza dei padri; non uno di questi volti riveduti e corretti che non riescono a sciogliere la mattina, nel lavabo, le tracce dell’orgoglio, della noi e della vigliaccheria mostrata stando sulle “cannoniere del cielo” e le “cannoniere del mare”.

Io avanzo e vedo a destra e a sinistra…i modelli sterilizzati dell’Uomo: imparano a smontarli a scuola e questo lavoro li dispensa dalla conoscenza vera e dall’amore efficace; anzi, sono ben contenti di saperla tanto lunga sull’uomo: c’è n’è d’avanzo per gli affari; e le loro descrizioni astratte sono dopo tutto sufficienti per quello che essi se ne fanno dell’uomo; costituiscono ciò che loro chiamano Cultura…Tutti i miei parenti, cugini, amici d’infanzia fanno parte di questa specie umana che vive sterile tra mance ed omaggi. Sorpassata in potenza e in dignità dalla classe di coloro che essa stessa chiama alta borghesia, ne eseguisce le consegne, incollata al suo destino, alleata ad essa per opprimere un immenso proletariato che reca in sé l’ultima speranza degli Uomini”. (AdenArabia)

(continua)

Aden Arabia (3) spiega a Rossanda cos’è la Franciaultima modifica: 2011-08-03T01:00:00+02:00da iskra2010
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