Strage in Norvegia – Legami di Breivik con l’English Defence League

  

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di Angelo Ruggeri

Quel che qui sotto ci segnale l’articolo della Stampa è un “risveglio”, 60 anni dopo, di un rapporto come quello che aveva il Movimento Sociale Italiano negli anni 50, rapporto con tutti i gruppi fascisti d’Europa, in nome di una Europa-nazione (così la chiamavano), anticomunista ma anche filoisraeliana e antinazista (questo è un elemento della  estrema destra europea fascista,  post-nazista). Il rilancio e il tutto deriva e procede di pari passo col venire meno di forze coerentemente antifasciste, ovvero comuniste. Come è storicamente dimostrato e come dimostra in particolare la storia del 900 quando viene meno la forza del socialismo e del comunismo (gli unici in grado di contestare e spingere indietro le teorie e la prassi fascista) avanza fascismo e il terroismo/massonismo. 

 

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27/7/2011

Legami di Breivik con l’English Defence League?

 

di Maria Grazia Bruzzone 

E ora l’antifascista inglese Searchlight chiede che l’EDL sia classificata fra i gruppi estremisti.

 “Dio non permetta che una cosa simile accada sul suolo britannico. Ma quel tempo sta arrivando, fra 5, 10 anni probabilmente. Non è una minaccia, ma un allarme. Un  avviso a svegliarsi: ascoltate, non vogliamo che questo accada”.  Sono drammatiche e ambigue le parole di Stephen Lennon, alias Tommy Robinson,  leader della English Defence League che, in una lunga intervista a Bbc2, paventa il rischio che stragi come quella norvegese possano prima o poi  accadere anche in Gran Bretagna. O magari altrove in Europa. Parole che echeggiano quelle di Anders Breivik. Non a caso.  

Le autorità stabiliranno se il giovane norvegese  ha agito da solo. Ma  attenzione: farlo passare per un pazzo,  o un semplice esaltato, sottolineando gli aspetti più folkloristici del suo manifesto, un folle solitario e visionario, vuol dire circoscriverlo in un universo parallelo di sette e gruppuscoli fanatici, una realtà minoritaria e lontana , staccata dalla politica che ogni giorno mastichiamo.  Impedendo di  mettere a fuoco i cambiamenti che attraversano una parte dell’opinione pubblica  e degli stessi partiti, nel nord Europa e non solo. 

Perché il cristiano luterano Breivik  –  che non è affatto filo nazista, anzi disprezza Hitler, è  piuttosto filo semita, ossessionato dalla minaccia di un Islam dilagante alle radici cristiano giudaiche dell’Europa e  ha come bestia nera il multiculturalismo della sinistra “marxista”-  aveva cominciato giovanissimo il suo percorso nel 2002 fondando con altri proprio a Londra un ordine neo-templare  i Poveri Commilitoni di Cristo del Tempio di Salomone (Pccts), ispirato ai gradi templari della massoneria, organizzazione di cui fa parte e di cui loda il ruolo essenziale, e che a suo dire comprenderebbe persone addestrate in Africa e altrove da criminali di guerra serbi (Sempre che sia vero, osserva  lo studioso di sette  Massimo Introvigne <http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/07/25/AOGWx6n-anders_minacce_contro.shtml>. Se lo fosse anche le minacce all’Italia e al papa sarebbero da prendere sul serio). 

Soprattutto, pare fosse  in contatto con l’English Defense League. 

Invero il movimento  aspirante partito britannico ferocemente anti islam adesso imbarazzato nega e prende distanza. Ma dal gesto, giudicato “ingiustificabile”,  “una risposta non corretta ai problemi che la Norvegia ha con l’islam radicale. Ciò non significa – sostiene – che tali problemi non esistano, o che ogni paese del mondo sia immune da ciò che i Musulmani radicali credano essere  la jihad globale”. Si veda il commento  <http://englishdefenceleague.org/a-week-of-extremism> sul suo sito ufficiale. EDL.Org  

E però il manifesto firmato “Andrew Brievik London 2011 contiene ripetuti riferimenti  <http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/24/norway-gunman-london-connection-edl> ai suoi legami con l’EDL.   E  affiliati al movimento della destra estrema inglese sostenevano che il 32 enne norvegese avesse partecipato ad almeno una manifestazione del gruppo in gran Bretagna nel 2010, riferisce il news blog  <http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/25/norway-attack-live-coverage-anders-breivik> del Guardian. 

E l’italiana Lettera 43 <http://www.lettera43.it/attualita/21745/salgono-a-93-il-numero-dei-morti-in-norvegia.htm> : È accertato che avesse ‘collaborato’ con un gruppo inglese di estrema destra, l’Edl, scambiando opinioni su come alimentare nei propri Paesi l’odio contro gli islamici. In un’email mandata al sito politico norvegese Dokument.no, Breivik ha rivelato di aver discusso tattiche con l’Edl e un altro gruppo, Stop the Islamification of Europe. Breivik sognava di fondare un gruppo simile in Norvegia per combattere l’immigrazione musulmana. Ha dichiarato di ammirare l’Edl per come era riuscito a provocare reazioni estreme da parte di gruppi musulmani. 

Anders, che sullo stesso  sito  norvegese anti islamico si immagina alla guida di un Tea Party europeo,  scrive nel suo manifesto di contare oltre 600 suoi militanti tra gli amici di face book e di aver tenuto contatti con decine di loro nel passato.  

MA CHE COSA E’ EDL?

Definita dal deputato laburista Jon Cruddas come un cocktail pericoloso di «hooligans, attivisti di estrema destra e razzisti da pub’’, l’Edl, che non ha mai raggiunto il peso elettorale del PW di Geert Wilders in Olanda o del Fronte Nazionale francese, è tornata alla ribalta qualche mese fa quando ha tentato invano di far intervenire ai suoi raduni il pastore della Florida `brucia-Corano´ Terry Jones. Così riferisce per esempio  il Secolo XIX 25.7 <http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/07/25/AOWODEo-templari_norvegia_europa.shtml> 

Più approfondite le inchieste del Guardian  che lo scorso autunno  <http://www.guardian.co.uk/uk/2010/oct/10/english-defence-league-tea-party> ha seguito il consolidarsi e l’espandersi in Europa dell’EDL e i suoi  recenti legami con l’ala più estrema dei Tea Party americano, magma di ceto medio arrabbiato contro il governo che da più parti si cercava di incanalare,in vista delle elezioni Usa di midterm.

(Oltre ad aver osservato l’attivismo in Europa delle  <http://www.guardian.co.uk/world/2010/sep/07/tea-party-london-low-tax%20mov%20taxpayers%20linked%20to%20tea%20party> potenti lobby  <http://www.guardian.co.uk/world/2010/sep/07/tea-party-london-low-tax%20mov%20taxpayers%20linked%20to%20tea%20party> che i Tea Party sostengono e finanziano, anche attraverso associazioni apparentemente apolitiche come la Taxpayers Alliance, presente anche in Italia attraverso la World Taxpayers Association).

Ne aveva riferito Underblog l’1/11/2010. 

COME NASCE. Nato solo nel 2009 – scriveva il Guradian – è il movimento di estrema destra più significativo che ci sia mai stato in GB dalla nascita del British National Front, il tradizionale, minimo, partito fascista inglese. Afferma di combattere l’Islam militante, e si proclama associazione pacifica e non razzista. In realtà quasi tutte le sue azioni  (attacchi a riunioni di sinistra, roghi del Corano, marce cittadine) sono trascese in violenze con numerosi arresti e migliaia di poliziotti che cercano di arginare lanci di mattoni, bottiglie e bombe fumogene. E non stupisce visto il genere di attivisti, definiti “un cocktail di hooligans,militanti di estrema destra e razzisti da pub”- pur sinceramente convinti di “difendere” la Gran Bretagna dalla minaccia dell’Islam, attratti dalla nuova identità bianca e nazionalista e cristiana che il movimento propone (vedi qui <javascript:void(0)/*268*/>  il loro sito) . Mescolando il simbolo del sole alla Croce di Gerusalemme e allo scudo dei Cavalieri Teutonici. 

“Opera a due livelli, quello di strada, con dimostrazioni che incitano all’odio e alla divisione, e quello politico, ispirato al fondamentalismo Cristiano, che ispira altri gruppi europei con cui stringe legami”, spiega Nick Lowels, di Searchlight.

L’organizzazione cane da guardia antifascista inglese sostiene anzi che negli ultimi mesi  <http://www.searchlightmagazine.com/index.php?link=editorial&amp;date=2011_07> EDL è diventata tende ancora di più al confronto violento, con supporters che attaccano brutalmente raduni e manifestazioni di sinistra, librerie indipendenti e edifici. Critica il comportamento debole e inefficace della polizia, E chiede al governo Cameron di non autorizzare  la prossima marcia indetta del movimento nell’East London ai primi di settembre.  E proprio ieri ha chiesto  <http://www.guardian.co.uk/world/2011/jul/26/anders-behring-breivik-edl-searchlight> che la League sia classificata come  gruppo estremista a causa dei legami con Brievik.    

L’EDL e l’Europa. Nell’ Aprile2010  attivisti dell’EDL hanno partecipato a una dimostrazione pro Wilders a Berlino, e in giugno un loro delegato ha parlato a una conferenza “contro la Jihad” della International Civil Liberties Alliance a Zurigo. E il 30 ottobre, alla vigilia della sentenza su Wilders, processato per incitamento all’odio e discriminazione, l’EDL britannica si è data appuntamento ad Amsterdam con le sue propaggini olandesi e francesi (la Ligue de Defense Francaise, nata a luglio 2010) e attivisti provenienti da Germania, Belgio e Svizzera, primo passo per lanciare quella che si chiamerà European Defence League (vedi qui <http://www.guardian.co.uk/world/2010/oct/08/far-right-geert-wilders-protest> ). 

EDL e il TEA PARTY. Un’inchiesta dell’Observer ha stabilito che l’EDL ha avuto contatti con gruppi anti-Jihad che fanno parte dell’organizzazione dei Tea Party, e ha invitato a Londra il Rabbino Nachum Shifren , abituale oratore ai convegni dei Tea Party, per discutere di Sharia e di altri temi fondamentali (il che è confermato dallo stesso sito EDL <http://www.englishdefenceleague.org/>).

La League ha anche sviluppato legami con Pamela Geller, astro nascente dei gruppi anti-Islam americani, anima della protesta contro la “moschea” di Ground Zero (che poi era un Centro Culturale) intorno al quale si fece molto scalpore, in funzione anti-Obama. Molto cara all’ala anti-islamica dei Tea Party, sostiene l’alleanza fra questi e l’EDL, che difende malgrado le violenze, e i cui dirigenti ha incontrato a New York. Sarebbe una sorta di ponte fra le due organizzazioni, oltre a giocare un ruolo importante nell’orientare i Tea Party verso l’islamofobia (secondo autorevoli opinionisti Usa) . (Vedi qui <http://www.guardian.co.uk/uk/2010/oct/10/english-defence-league-tea-party> ).

Un altro gruppo associato ai Tea Party che fa campagna contro la Sharia, l’International Civil Liberties Alliance, conferma che leader dell’EDL “hanno preso contatti con i membri di importanti organizzazioni del movimento anti-jihad americano. Ed esponenti dell’EDL hanno partecipato alla protesta contro la Moschea di Ground Zero. 

Il sito dell’EDL ha lanciato da poco nuovi links a blog americani come Atlas Shrugs, gestito dalla Geller e Jihad Watch, diretto da Robert Spencer (autore dei bestseller The Truth About Muhammad and The Politically Incorrect Guide to Islam e coautore insieme alla Geller di The Post-American Presidency: The Obama Administration’s War On America, nonché chiamato spesso a tenere seminari sull’Islam e la Jihad dall’FBI e da vari altri organi militari).

Alan Lake, uomo d’affari ritenuto il fondatore dell’EDL insieme a uno che si fa chiamare Kinana (forse in omaggio a Kinana ibn al-Rabi, un ebreo che nel VII secolo in Arabia si opponeva a Maometto, ndr) collaborano assiduamente al forum web 4Freedoms, a sua volta collegato col gruppo American Congress of Truth che conta sostenitori fra i Tea Party. Lake sarebbe anche in contatto con numerosi gruppi Cristiano-Evangelici anti-islamici negli Usa (il pastore Terry Jones era  evangelico) 

Lake sarebbe fiducioso sulla possibilità di creare in GB l’equivalente dei Tea Party, che occuperebbe lo spazio fra i Tory inglesi (alcuni dei quali vicini a Wilders) e il BNP . “Con i Tea Party che beneficiano di milioni di dollari elargiti da fondazioni conservatrici- osserva il Guardian – un’alleanza fra l’EDL e gli elementi più estremi del movimento Usa potrebbe consentire al gruppo britannico di rafforzarsi e allargarsi ulteriormente”. 

Ce n’è abbastanza per preoccuparsi. Eppure al di là dell’orrore della cronaca ci pare che la narrazione dominante tratti questi temi come “di destra” qualcosa che non ci riguarda troppo da vicino. Mentre un’analisi disincantata – e autocritica –  l’abbiamo letta su un giornale indiano, The Hindu.   Ne riparleremo in un altro post.

Strage in Norvegia – Legami di Breivik con l’English Defence Leagueultima modifica: 2011-08-10T01:00:00+02:00da iskra2010
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