Collettivismo di FMI e Monti. Una analisi del sistema pensionistico italiano

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di Angelo Ruggeri

Una analisi del sistema pensionistico italiano, il più sostenibile d’Europa, mentre il Rapporto Censis, sulla situazione sociale dell’ex Bel Paese (leggetevelo) smonta il Passera-Montismo 

Il “collettivismo”, secondo i Monti-Passera e la borghesia capitalistica.

E gli “italiani” ritornati “Talian” del pre-fascismo.

Talian” che si stupiscono di quel che viene fatto da chi, loro stessi, hanno acclamato, come quando “armiamoci e partite” per l’Abissinia o la Tripolitania dove ne prendevano un sacco e una sporta. 

LE MISURE E LE POLITICHE DI ATTACCO AL SISTEMA PENSIONISTICO NON SONO CHE LO SBOCCO E SI PONGONO IN LINEA DI CONTINUITA’ PROGRESSIVA CON LA LINEA DEL FMI, L’OCSE, E POI BCE, ECC. IN ATTO DA OLTRE 20 ANNI: DAL TEMPO DELLA THATCHER CHE L’AVVIO’ E CHE COL REDDITO MINIMO GARANTITO “DIVISE” IL MERCATO DEL LAVORO PER FAVORIRE E OFFRIRE ALLE IMPRESE LA DINAMICITA’ E L’OCCUPAZIONE DI UNA PARTE, ABBANDONANDO L’ALTRA PARTE, CONFINANDOLA alla MISERIA ASSISTENZIALISTICA E CONSEGNANDOLA ALLA “marginalità” di cui parla il Censis.  

FMI, OCSE ecc. PROMUOVONO, STRUMENTALMENTE, LA ESTENSIONE DEL RISPARMIO FORZOSO, SIA COLLETTIVO( CON FONDI PENSIONI, FONDI DI QUIESCENZA AZIENDALI, ECC) CHE INDIVIDUALE(POLIZZE E FONDI DI VARIO TIPO). LA FORZOSITA’ – PER IMPORSI – CONSISTE NEL TOGLIERE SOTTO I PIEDI ALLA GENTE LA RETE DI “SALVATAGGIO” – GIA’ RESA TANTO SOTTILE – DELLA PREVIDENZA SOCIALE DI BASE; DI RENDERLA COSI’ ESILE ED ALEATORIA DA RENDERE OBBLIGATORIO IL RISPARMIO PREVIDENZIALE CON LE ASSICURAZIONI PRIVATE ( CHE ALIMENTANO LA FORNACE DELLE BORSE CHE BRUCIANO MILIARDI OGNI GIORNO E NE HANNO GRANDE BISOGNO) PER FAR FronTE AI RISCHI SANITARI, DI DISOCCUPAZIONE, INVALIDITA’, INVECCHIAMENTO. 

Mancando le analisi organiche e ogni minima prospettiva storica per l’incapacità di collegare l’oggi con l’ieri, nell’ex Bel Paese, dove la separazione dell'<<Io-individuale>> dal proprio <<Io sociale>> ha raggiunto livelli americani, non si sente che inneggiare e parlare di una specie di “collettivismo”, di “sacrifici per tutti“, della “responsabilità di tutti“, di “siamo tutti sulla stessa barca“: come “tutti” stavano sulle triremi romane, ma solo l’1% sulle plance di comando mentre il 99% vogava ai remi e “tecnicamente” venivano sferzati dai comandanti in campo (i ben retribuiti Monti-Passera-Marchionni- di allora) per conto di vertici di potere non solo oligarchici (come quelli della UE e degli attuali governi occidentali) ma per conto del “mono” di potere, del tanto monocratico e sovranazionale potere imperiale quanto monocratico è quello di BCE-FMI ( o dei presidenzialismi monarchici e repubblicani di Gran Bretagna o Germania, di USA o Francia, quale vorrebbe essere Re Giorgio –secondo il N.Y. Times, Umberto II secondo noi) 

“Tutti osservavano le cannoniere inglesi e francesi vicinissime, coi pezzi puntati su Canton” (André Malraux, I conquistatori, Mondadori). 

Dovremmo quasi sentirci contenti (ma non lo siamo, ovviamente) perchè si cominciano a vedere quello che aspettiamo da 30 anni di vedere passare, stando sulla riva del fiume come Lao Tse: i cadaveri di molti di quel “popolo bue” della piccola-media e grande borghesia di sinistra e della borghesia di destra unite dal sistema capitalistico di potere.

Altri 30 si dovranno forse attendere, per vedere passare quelli dei “capi” e degli intellettuali e giornalisti (perché non si parla di unire nell’INPS, per altro in ottimo attivo, l’autonomo sistema di pensioni d’oro dei giornalisti?) della borghesia di sinistra e di destra. Troppi dimenticano che il “rotolare di teste” del dopo 1789, lo si deve a lustri, decenni e anche secoli di angherie perpetrate contro il popolo dai “mono” poteri imperiali dell’aristocrazia, rispetto alla quale è senza dubbio peggiore l’attuale e seppur incravattata borghesia capitalistica: che del resto, da sempre e storicamente, è ben più feroce e come con i comunardi di Parigi, quando vince non perdona il popolo che, viceversa, nell’euforia di una vittoria, spesso, soprassiede (non una sola vittima, ad es., ci fu durante e dopo la presa del Palazzo d’inverno) ed è preso dalla pietas dei latini sconosciuta alla “cupola mafiosa” delle SpA della borghesia capitalistica che si dedica ai “giochi contro natura” da oltre il tutto “lungo secolo” del 900. 

Giochi contro la natura sociale degli uomini, dell’ambiente e di ogni parte e cosa del mondo, che perpetuamente e ancora si perpetrano persino in nome “della equità dei sacrifici” tra chi, per decenni, ha banchettato e chi ha raccolto alcune briciole sotto il tavolo e molti nemmeno quelle. Come se non sia ben diversamente intesa da plebei e proletari che guardano l’erba dell’equità dalla parte delle radici e da chi come, papaveri alti alti, la guardano dall’alto del “Palazzo” della borghesia e in cui risiedono e siedono i suoi “tecnici ” di industria e finanza. 

La politica delle cannoniere – I Conquistatori – dell’imperialismo del capitale finanziario, non ha mai cessato di sparare sui popoli; solo che ora usa i “cannoni” delle “fortezze volanti” di Hitler, o quelle della NATO, e i “cannoni” del capitalismo finanziario di Stato che dagli uffici dei “capitani di industria” e “capitani di Banca” ed ora anche dagli uffici dei “capitani di governo” puntano e sparano su lavoratori e popoli.

Ma ciò può sorprendere allocchi o beoti che – dall’abolizione del proporzionale alla privatizzazione delle Banche e delle funzioni pubbliche, all’edificazione dei poteri oligarchici della UE e dell’Euro dei mercati e delle Borse, dalla crisi del 2007 alla grande crisi del 2012-2014 di cui anche allora si stupiranno – non fanno altro che stupirsi di quel che loro stessi hanno acclamato

Il giornale della piccola e media borghesia varesina – oggi sabato 3-11 – titola: “I ceti medi nel mirino dei Monti”. Ma va là? Naturalmente si dimenticano “cecchini” del capitalismo finanziario, dei manager e tecnici industriali e monetari, che, da oltre un ventennio, sparano ininterrottamente sui lavoratori, occupati o disoccupati e pensionati

Si stupiscono di quello per cui è stato nominato il Governo Monti-Passera, della ventennale ripetitività liturgica dei decretidi emergenza che santificano “l’ora dei sacrifici per tutti” per cui è stato nominato il Governo Monti-Passera come gli uomini delle caverne oggi si stupirebbero del fatto che, premendo un interruttore, si accende la luce. 

Può quindi servire il dettagliare sulle pensioni di questo articolo che precede. Anche se noi sappiamo che i dati sul sistema pensionistico italiano sono “migliori” di quelli da cui parte Franco Pinerolo e riportati sul Corsera – i cui consulenti e commentatori come quelli del confindustriale Sole 24 ore, sono tutti nel Governo Monti -, la nave ammiraglia del capitalismo italiano di cui Repubblica è la portaerei incaricata di tener sotto bombardamento il pueblo della “sinistra borghese” come quelle della Nato “umanitaristicamente” tenevano sotto bombardamento il pueblo tripolitano e le sue scuole, ospedali, civili, infrastrutture e perché no? anche la famiglia Gheddafi. 

Solo un’ultima avvertenza. Nel leggere quello che è stato titolato “Dal lavoro alla tomba” e porlo nella giusta prospettiva storica di una analisi organica, complessiva, e non solo settoriale, si deve RICORDARE. Questo serve anche per non giustificare la c.d. “riforma” pensionistica del centrosinistra fatta anche  con il consenso della Triplice sindacale.

Collettivismo di FMI e Monti. Una analisi del sistema pensionistico italianoultima modifica: 2011-12-06T12:00:00+01:00da iskra2010
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