Noi padri accusati di aver mangiato i contributi dei nostri figli

 

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A mio figlio.

Ti diranno, figlio mio, che non hai diritto ad un lavoro stabile perché tuo padre ha troppi diritti, ma io ho sempre lavorato seriamente e non capisco come mettendo in mezzo ad una strada me potrebbero creare per te un futuro migliore.

Ti diranno, figlio mio, che non hai diritto ad una pensione decorosa perché tuo padre si è mangiato i contributi che hai versato, ma io ho iniziato a lavorare a diciotto anni e andrò in pensione con 47 anni di lavoro.

Ti diranno figlio mio che lo stato non può più fornirti istruzione, salute e servizi perché non ci sono le risorse, consumate da chi ti ha preceduto, ma dalla prima lira che ho guadagnato metà del mio reddito è stato versato allo stato perché fornisse a tutti istruzione, sanità e servizi.

Ti diranno insomma che tuo padre ti ha privato di qualcosa di tuo.

In parte è vero, figlio mio, ho sbagliato, non ho vigilato, non mi sono opposto, non mi sono indignato a sufficienza contro chi in questi anni malversava, sprecava e regalava agli amici e agli amici degli amici, quello che era mio e quindi quello che sarebbe stato tuo, di questo effettivamente devo chiederti scusa.

Tuo Padre.

A. S.

 

martedì  3 gennaio 2012

da      http://comune.pisa.waypress.eu/RassegnaStampa/LeggiArticolo.aspx?codice=SIT2175.TIF&subcod=20120103&numPag=1&tipo=GIF 

 

Noi padri accusati di aver mangiato i contributi dei nostri figliultima modifica: 2012-01-04T19:22:00+01:00da iskra2010
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