Acqua, provano il blitz

L'acqua non si tocca.jpg


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L’inizio e due passaggi, nel primo dei quali evidenzio alcune parole.

Acqua, provano il blitz

<http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati/in-edicola/manip2n1/20120111/manip2pg/03/manip2pz/316227/>

di Andrea Palladino su il Manifesto

 È roba pesante il dossier acqua del presidente Monti. Poco tecnico, molto politico, in un settore dove serve giocare sporco. C’è un referendum, ci sono ventisei milioni di voti e c’è un vasto movimento che va dalle parrocchie ai centri sociali, pronto a mobilitarsi. Sull’altro fronte c’è quella precisa regola d’ingaggio arrivata da Bruxelles, dalla Bce e dal Fondo monetario internazionale, che chiede – più o meno apertamente – di aprire, anzi, spalancare le porte dalle grandi corporation. Altro che Tobin Tax. …

Ieri il ministro dell’ambiente Corrado Clini – dicastero direttamente coinvolto nel tema delle risorse idriche – è stato più diretto, anche se ha cercato di sfumare i contorni dell’imminente intervento: «Il costo dell’acqua oggi – ha detto il ministro – non corrisponde al servizio reso». Aumento delle tariffe, dunque, quando il secondo referendum ha stabilito con chiarezza l’abrogazione del profitto nella gestione dell’acqua, eliminando il 7% di remunerazione del capitale investito. Pur chiedendo genericamente di «rispettare il referendum», Clini ha poi spiegato che «la gestione dell’acqua come risorsa pubblica deve corrispondere alla valorizzazione del contenuto economico della gestione». Un principio diametralmente opposto all’autentico contenuto dei due quesiti votati il 12 e 13 giugno scorso. La stessa Corte Costituzionale, nell’ammettere i due referendum sull’acqua, affermò la chiara valenza del voto, che si opponeva alla mercificazione della gestione degli acquedotti. …

Il vero pasdaran lanciato contro il voto di giugno è il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, che nella trasmissione Agorà su Rai 3 ha chiesto apertamente di riaprire la stagione della privatizzazione: «Il referendum sull’acqua – ha spiegato – è stato un mezzo imbroglio. Abbiamo esercitato un voto nei confronti delle municipalizzate. Non era sull’acqua, ma riguardava tutta una serie di liberalizzazioni di queste aziende. Sia chiaro l’acqua è e rimane un bene pubblico. È il servizio di distribuzione che va liberalizzato». Parole chiare, arrivate dall’ex consigliere economico del capogruppo del Pdl alla Camera.

Gianfranco Polillo ha un curriculum che racconta molto sul suo background politico. È direttore generale della Fondazione “Riformismo&Libertà”, think tank dei craxiani che hanno abbracciato fin dalla prima ora Forza Italia: da Maurizio Cicchitto (presidente della fondazione), a Margherita Boniver. …

 

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Remunerazione del capitale del 7% (tondo, tondo)…

Dove era già scritto, perentoriamente, una trentina di anni fa?

Ma sempre lì, nel Piano di rinascita democratica <http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_di_rinascita_democratica>  della P2 ! – che aveva un punto specifico:

 

b10) aumentare la redditività del risparmio postale elevando il tasso al 7%

In certi ambienti una remunerazione del capitale del 7% sembra essere un vero e proprio dogma.

Acqua, provano il blitzultima modifica: 2012-01-20T10:13:00+01:00da iskra2010
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