Dens dŏlens 47 – No TAV e non solo….

IMG_8408little+logoMOWA.jpgfoto MOWA 

di MOWA

Gli ultimi fatti accaduti in Valsusa impensieriscono chiunque si reputi un democratico.

Perché?

Perché, da ambo le parti, la violenza che si contrappone è fuori norma.

Perché la politica è stata accantonata per lasciare spazio ad altri metodi: quelli militari.

Perché le ragioni economiche hanno escluso quelle del buon senso.

Perché lo Stato vuole giustificare il suo peso politico/istituzionale mentre, dall’altra, gli abitanti della valle, e non solo, vogliono fare parte di questo Stato senza sentirsi sudditi.

Perché diverse imprese costruttrici hanno un peso non indifferente sulle scelte dello Stato e molti politici ne hanno un tornaconto.

Perché qualcuno vuole fare saltare i meccanismi della democrazia che ci governa attraverso le varie istituzioni.

Perché qualcuno, con la scusa del fenomeno Valsusa, prevede di arrivare a legiferare, emanando, così, nuove leggi che saranno l’ennesima restrizione di democrazia.

Perché qualcuno, con la scusa del fenomeno Valsusa, chiederà che vengano punite le manifestazioni di ogni genere andando, pian piano, verso un’autocrazia.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, attacca l’informazione dei giornali picchiando fotografi e cineoperatori (assumendo gli stessi atteggiamenti degli eserciti occupanti) ed impedendo, di fatto, che il resto del popolazione venga a conoscenza della giustezza delle richieste.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, inocula parole d’ordine come “siamo tutti black-blok” o altre fesserie per ingenerare nell’opinione pubblica colleganza tra i valsusini ed i provocatori.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha trovato il sistema di rimettere in circolazione i “cattivi maestri” e di fare un uso criminoso della contestazione.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha dato il pretesto alla destra di rialzare la testa.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, pensa di fomentare le forze dell’ordine e di far credere che le stesse siano composte da lavoratori lontani dal paese reale, contro chi protesta e non dalla loro parte.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha trovato spazio per far circolare parole d’ordine anticomuniste come “decrescita”, “delocalizzazione”, ecc.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, illude i cittadini dell’indispensabilità ed irrinunciabilità, per l’occupazione ,delle grandi opere, senza spiegare che i dati che le sottendono sono superati perché risalenti ad oltre 15 anni fa e che, invece, le stesse, provocherebbero un danno ambientale enorme.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha trovato il pretesto di sperimentare il controllo militar-istituzionale su intere aree geografiche in previsione dell’aumento dei conflitti sociali dovuti alla crisi economica.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha messo in crisi formazioni politiche che usavano slogan come “padroni a casa nostra” ed ora, invece, chiedono, addirittura, il pugno di ferro con i valsusini che innalzano cartelli con la scritta “il territorio è di chi ci vive” svelando, così, l’inganno demagogico.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha pensato bene di farsi campagna elettorale e poi, una volta eletto, si è alleato con quelli che la vogliono realizzare.

Perché qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa …

ma … non è, forse, vero che i valsusini volevano solo che le loro ragioni fossero ascoltate e non usate a fini destabilizzanti come qualcuno, con la scusa della “No TAV” della Valsusa, ha pensato di fare!

Dens dŏlens 47 – No TAV e non solo….ultima modifica: 2012-03-06T08:32:00+01:00da iskra2010
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