FIAT Pomigliano: Sindacalisti in salvo, Lavoratori Fuori

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Monica Perugin
06/05/2012

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ALTRI 4 SINDACALISTI ASSUNTI IN NEWCO MENTRE LA FIAT METTE ALLA PORTA 3.000 LAVORATORI .
(articolo a margine del comunicato stampa dello SLAI COBAS – FIAT e Aziende Terziarizzate di Pomigliano d’Arco )
Anche i licenziamenti “all’americana” sbarcano a Pomigliano.Così come nel settembre 2008 abbiamo assistito all’esodo dei lavoratori delle aziende bancarie americane ed inglesi che dalla sera alla mattina hanno “sfrattato” e costretto a lasciare gli uffici reggendo gli scatoloni con gli effetti personali, gran parte dei dipendenti, ieri alla Lehman Brothers, oggi, come da copione, tocca alla Fiat Pomigliano.
Il padrone infatti sta richiamando in fabbrica i lavoratori in “cassaintegrazione guadagni straordinaria” non per ricollocarli al lavoro 
ma proprio per invitarli a svuotare gli spogliatoi dalle “loro cose”. Un segnale inequivocabile relativo ai futuri livelli occupazionali, confermato tra l’altro dal sistematico crollo del trend di vendite che nel tempo sta aggravando la casa del Lingotto.
Le bugie, dunque, hanno le gambe corte: il tempo passa inesorabile e sta smentendo, mese dopo mese, tutte le fantasiose prospettive del piano-Marchionne sul millantato rilancio occupazionale e produttivo. si avvicina invece la scadenza del luglio 2013 quando si esaurirà l’ ultima tornata di cassa integrazione per 3.000 operai, da anni in “cassa” e senza lavoro.
Una cassa integrazione, questa, speciale ovvero “senza ritorno”, in quanto derivante dalla cessazione dell’attività produttiva di Fiat Automobiles Pomigliano, trasferita alla newco di Fabbrica Italia. Per le modalità previste per questo tipo di “cassa, infatti, non sarà 
possibile un’ulteriore proroga e chi non sarà stato richiamato al lavoro verrà avviato al collocamento, ovvero licenziato senza appello.
Sorte diversa, per contro, tocca ai sindacalisti confederali firmatari di accordo e … assunti “in quanto tali”: altri 4 sindacalisti (più otto lavoratori assunti sempre per mere “ragioni mimetiche”) sono stati assunti venerdì 27 aprile 2012 dalla Fiat che “paga il conto” a coloro che, per salvare loro stessi, hanno scaricato 3.000 lavoratori proprio grazie ad un accordo sindacale…
La situazione peraltro coincide con un contesto a dir poco drammatico, in questi giorni, infatti, la Sevel di Atessa ha licenziato di fatto 350 giovani operai, poichè non ha rinnovato loro il contratto di lavoro a termine, mentre Mirafiori resta in “cassa” e prospettive credbili per il futuro non ne esistono.
Il governo Monti attraverso la riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali targata Fornero, ha ulteriormente incupito le già nere prospettive dei lavoratori, eliminando qualsiasi credbilità alla farsa della “crescita” e dello sviluppo, sbandierata dal governo e dai partiti che lo sostengono.
E’ proprio il caso di ribadire, infine, che se i sindacati confederali diventano i ‘cavalli di Troia’ per sconfiggere con la disoccupazione e l’emarginazione sociale che ne consegue, i lavoratori è giunto il tempo che i lavoratori provvedano a liberarsi da soli delle loro catene e di questa nuova schiavitù contro nemici di classe che, in caso contrario, diventerebbero sempre più potenti e numnerosi, coadiuvati da forze che fintamente si ispirano ai valori del lavoro e della sinistra sociale ma che nella realtà sostengono la più bieca delle politiche antipopolari.
FIAT Pomigliano: Sindacalisti in salvo, Lavoratori Fuoriultima modifica: 2012-05-13T15:42:00+02:00da iskra2010
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