Il clima politico nel nostro Paese si sta deteriorando da tempo e a farne le spese sono, anche, le notizie di cronaca e forse, la stampa stessa un po’ contribuisce a questo deterioramento.
Infatti, oggi, nel dare la tremenda notizia, sui quotidiani, dell’uccisione del carabiniere, Mario Cerciello Rega, avvenuta nella notte a Roma, quasi tutta la stampa, prima di appurare la fonte (come la deontologia pretenderebbe), si scagliava contro la nazionalità magrebina degli aggressori mentre, poche ore dopo, si appurerà essere, probabilmente, statunitensi.
La tragica vicenda del carabiniere (che ci vede vicini ai famigliari dell’agente) veniva, purtroppo, “usata” per fini politici speculativi, mentre, in quelle stesse ore, morivano circa 150 persone che tentavano di arrivare via mare in Italia.
Un carabiniere, o chiunque altro dedicato alla sicurezza dei cittadini, che muore in servizio non lo vorrebbe nessuno, come nessuno vorrebbe morti in mare nella speranza di una vita migliore.
Viene spontanea una domanda da fare al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla vicenda della morte del carabiniere: “Vista la nazionalità statunitense (quindi, extracomunitaria) degli aggressori, si comporterà con la stessa durezza che ha verso quei poveri esseri umani che arrivano sui barconi?”
MOWA