Il genoma dell’onestà

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Nota di Alice

 

[20 maggio 2011] – Esistono molti modi per fare e non fare le cose e molti modi per disfarle. Oggi racconterò uno dei modi in cui fu fatta l’Italia. E’ un personale tributo a quel pugno di  uomini onesti che anteposero, al loro “particulare”,  l’interesse di tutti.

 

Giovanni Lanza, piemontese di Casale Monferrato, fu ministro dell’interno con La Marmora nel 1864-65 e primo ministro e ministro dell’interno dal dicembre 1869 al luglio 1873. In una delle due occasioni, “nel consegnare il suo ministero al successore, gli consegnò anche la somma di lire 481.860 e 95 centesimi da lui risparmiati sui fondi segreti, i quali, per legge, erano sottratti ad ogni controllo e persino all’obbligo di darne conto!”. [Cfr. POGGIALI Ciro, Ferdinando Bocconi, Editoriale Domus, Milano, 1945, p. 118]

 

Il napoletano Luigi Settembrini il 22 ottobre 1860 scrisse al ministro dei Lavori Pubblici [Requisizione di “competenti”, “Avanti!”, 8 febbraio 1916, prima pagina]:

 

Signore,

 

Ieri Ella mi ha comunicato un decreto che mi nomina direttore dei Lavori Pubblici . La ringrazio dell’onore che mi ha voluto fare ma per molte ragioni non posso accettare questo ufficio; e gliene dirò solamente una e la più semplice.

 

A mio credere, ogni onesto uomo deve fare quello che egli sa fare; ed io non sono uno di quei pochissimi che riescono bene in tutto. Non ho cognizioni tecniche necessarie ad un direttore dei Pubblici Lavori, e non potrei, senza danno pubblico e senza rimprovero della mia coscienza, togliermi un carico maggiore delle mie forze. Perciò La prego di accettare la mia rinunzia. Servitore Suo

 

Luigi Settembrini

 

C’era, dunque, nel patrimonio genetico di quei pochi uomini che fecero l’Italia  il genoma dell’onestà, che poi è andato perduto.

 

Senza ricorrere alle staminali, sarebbe necessario oggi reinnestare quel genoma  in tutti gli uomini che si dedicano alla politica. E come?

 

Basterebbe praticare gli opportuni controlli, fare in modo che le cose pubbliche siano gestite sotto gli occhi di tutti e che i “palazzi” e i luoghi dove vengono prese decisioni siano posti sotto la costante sorveglianza della pubblica opinione, proibire le armi di distrazione di massa,  produrre una situazione per cui il mercato della politica si svolga secondo alcune regole fondamentali senza le quali l’unica legge che resta valida è quella del far west.

 

Non c’è alcuna ragione per diventare cow-boys!

Il genoma dell’onestàultima modifica: 2011-05-25T02:40:00+02:00da iskra2010
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