Dens dŏlens 29 – Il signor “X” e il DPM.

 

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di MOWA

Leggendo mi sono imbattuto in alcuni libri che trattano di psicopatologie e ho scoperto che ci sono un sacco di analogie con il signor “X”. Non vorrei precipitare in quelle che possono essere valutazioni ma fare solo delle osservazioni ed attenermi ad una dissertazione puramente accademica prima di dire ogni altra cosa…

Mi sono accorto, o meglio ho letto, ad esempio, che esistono sintomi di delirio religioso mistico che sono tipici di pazienti che “sperimentano” l’essenza delle divinità e si credono dei santi, Madonna o Dio stesso, accompagnati dal delirio di onnipotenza, di enormità o megalomania… seguitandoa leggere questi testi mi sono imbattuto in pazienti che cadono nella depressione di Cotard, che è caratterizzata da idee di negazione, di immortalità e di trasformazione corporea, ansietà melanconica, perdita della visione mentale. [1] Nel contempo, mentre sfoglio le pagine di questi libri, mi sono tornate alla memoria le famose citazioni su un Unto dal Signore,di un mausoleo costruito nel giardino di casa o l’idea delle persecuzioni giudiziarie di quel signor “X”.

Mi convinco, anzi, ne sono sicuro che siano sicuramente involontarie coincidenze!

Continuando a sfogliare i libri arrivo al DPM ovvero ai Disturbi da Personalità Multipla. Avrei, sinceramente, preferito credere che quella fosse la sigla di qualche prodotto commerciale ed invece, secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV) vari sono i criteri per il riconoscimento dei disturbi e si possono riassumere in a) la presenza all’interno di una persona di due o più distinte personalità o stati di personalità (sino a 88 nella stima di Kluft) ciascuna con le proprie modalità di percepire, di correlarsi e di valutare se stesso e l’ambiente; b) almeno due di queste personalità o stati di personalità devono prendere di volta in volta il controllo del comportamento della persona; c) deve esserci un’incapacità di richiamare informazioni personali importanti tanto grave ed estesa da non poter essere dovuta a dimenticanze fisiologiche o ad un disturbo mentale di origine organica…. ed ancora, non sanno nulla l’uno dell’altra; sanno bene l’una dell’altra; una sa dell’altra ma non viceversa; brani comuni di conoscenza dell’altra. [2]

E mentre continuo a leggere la mente mi porta ai cartelloni elettorali pubblicitari dove un candidato emula di essere “presidente operaio”, “presidente casalinga”, ecc., alle disconoscenze di avvocati inglesi o di società, alle continue dichiarazioni rilasciate e poi smentite…

Anche qui mi convinco, anzi, sono sicuro che siano sicuramente involontarie coincidenze!

La cosa che mi lascia di sasso del DPM è che si affermi che i comportamenti di questo tipo abbiano alla base un trauma psichico determinato, che potrebbe essere abuso durante l’infanzia in particolare si tratterebbe di l’abuso sessuale e/o fisico. Nella tabella che leggo sui Tipi di traumi infantili riferiti da pazienti con DPM vi sono specificati i traumi e scritte le percentuali di accadimento: Abuso sessuale 83%; Abuso fisico 75%; Abuso fisico e sessuale 70%; Trascuratezza estrema 60%; Testimonianza di morti violente 45%; Altri abusi 40%; Estrema povertà 20%; Nessun trauma 3%. [3] Si scrive, inoltre, che la dissociazione della personalità sia un meccanismo di difesa messo in atto dall’individuo per rimuovere il dolore e la sofferenza provocati da esperienze traumatiche e che, ulteriori ricerche suggeriscono, vi sia un continuum tra le esperienze dissociative della vita quotidiana (es: “sogni ad occhi aperti”, stadi ipnagogici, che si manifestano più o meno spontaneamente, in caso di stess, alcoolismo, fatica fisica ecc.) e le forme più gravi di dissociazione come ad esempio il DPM.

E la mia fantasia vola sui festini a luci rosse con minorenni o a sesso consumato con prostitute ma ancora mi dico, anzi, ne sono sicuro, è un’involonria coincidenza!

 

 

[1] Dugas M. – Halfon O. – Badoual A.M. – Golse B. – Huet S., Le Syndrome de Cotard chez l’Adolescent, in “Neuropsychiatrie de l’Engance”, n. 33, 1985

[2] Ellemberger, in Kluft R.P., First-rank Simptoms as a Diagnostic Due to Multiple Personality Disorder, in “American Journal of Psychiaatry”, 1987

[3] Putnam F.W. – Gurot I. – Silberman E.K. – Barban L. – Post R.M., The Clinical Phenomenology of MPD. Rewiew of 100 recent cases,in “Journal of Clinical Psychiatry”, 1986

 

Dens dŏlens 29 – Il signor “X” e il DPM.ultima modifica: 2011-09-12T01:20:00+02:00da iskra2010
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