Nella fase in cui il conflitto è solo intercapitalistico – DEDICATO AGLI EUROFANATICI – Il potere politico della Banca Centrale Europea

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Da Angelo Ruggeri

NEL VUOTO DI GIORNALI SU CUI SI PUO LEGGERE SOLO LA BATTUTA DI QUESTO O QUEL “POLITICO” – PER DI PIU BATTUTE STUDIATE A TAVOLINO CON QUALCHE GURU DELLA PUBBLICITA’, MAGARI AMERICANO COME QUELLO DI RUTELLI -, OCCORRE ANDARE A CERCARE LE POCHE COSE CHE TRASPAIONO E I POCHI ELEMENTI DI UN DIBATTITO VERO, COME AD ESEMPIO QUELLO SUL CORRIERE DELLA SERA TRA PAOLO SAVONA ED ALTRI, SUL FATTO SE IL POTERE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA E’ GIA’ DI PER SE’ IL POTERE POLITICO, OPPURE SE CI VUOLE CI VUOLE UN POTERE POLITICO.

INSOMMA SIAMO IN UNAFASE IN CUI IL CONFLITTO E’ SOLO INTERCAPITALISTICO E I RAPPORTI DI POTERE A CUI SI GUARDA SONO TUTTI DI VERTICE, IN TOTALE ESCLUSIONE DELLA SOCIETA’ E DEL SOCIALE: E’ IN QUESTO QUADRO CHE DIVENTA POSSIBILE PARLARE DEL FEDERALISMO IN QUANTO IL FEDERALISMO NON SOLO NON E’ AUTONOMIA DEI POTERI LOCALI E REGIONALI, MA NON E’ NEMMENO DECENTRAMENTO DEI POTERI DAL MOMENTO CHE IL FEDERALISMO ELEVA ANZI A RAPPORTI CENTRALI (TRA VERTICI LOCALI, REGIONALI E NAZIONALI) LO STATO FEDERALE.

 

DEDICATO AGLI EUROFANATICI

A, Alesina e F. Giavazzi, Corsera 23.4.01:

C’è voluto Romano Prodi (sic) per abbassare i toni della polemica contro la Banca centrale europea e ricordare che l’indipendenza della Bce è uno dei cardini dei trattati europei”(sic)… Sia in Europa che negli Stati Uniti si da troppa importanza alla politica monetaria, come se potesse garantire la crescita, far sparire i cicli, influenzare i tassi di cambio,…Sono illusioni pericolose…. Se i ministri delle Finanze europei voglio occuparsi di politica monetaria, difendano la Bce dalle banche centrali nazionali

Il Trattato di Maastricht ha una sua costituzione implicita(sic) che il Parlamento e gli elettori italiani non hanno mai votato e a cui Bobbio e la sinistra elettorale invitano ad aderire nonostante che essa rovesci “i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica italiana”.

Paolo Savona, Corsera 25 aprile 01:

“…attirare l’attenzione su un punto della nuova costituzione economica, quella implicita nel trattato di Maastricht, che l’elettore italiano non ha mai votato… …questo deficit di democrazia può essere colmato tenendo fuori la politica dalla gestione dell’Euro e delegando alla Bce l’esercizio della sovranità monetaria nazionale (dicono Alesini e Gavazzi)…Questo può essere considerato un raggiro della sovranità popolare…Il Sistema europeo delle banche centrali è un organismo pubblico autonomo dagli organi della democrazia politica…Le democrazie hanno delegato il compito di combattere l’inflazione alle banche centrali nel presupposto che abbia origini monetarie…Viviamo in un periodo di stanchezza della ragione che si riflette in stanchezza del metodo democratico (quanto è vero…n.d.r.)… la sovranità dell’Euro è espropriata dal dollaro e dal mercato globale…occorre responsabilizzare gli Stati nazionali e non delegare il governo delle nostre sorti future a burocrazie sovranazionali che servono spudoratamente interessi nazionali… (vedi anche le allegate lettere al direttore di Rinascita,Minucci, e alla Prealpina del 6 maggio 1998: La sovranità popolare nel forziere della BCE”)

E il “pezzo” tratto dal nostro “Le costituzioni regressive ” pubblicato su la “Rivista Indipendenza” e di nostre mail recenti.

 

Il potere politico della Banca Centrale Europea

Bisognerebbe interrogarsi di più sulle finalità e le rispondenze di questa istituzione. Significativo è, ad esempio, quanto ha scritto Paolo Savona(Corriere della Sera, 25 aprile 2001) in risposta ad un articolo di elogio della BCE di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi (ancora Corriere della Sera, 23 aprile 2001), in cui si ricordava che “l’indipendenza della BCE è uno dei cardini dei trattati europei”. Paolo Savona,nel ‘dare merito’ ai due economisti di aver attirato “l’attenzione su un punto della nuova costituzione economica, quella implicita nel trattato di Maastricht, che l’elettore italiano non ha mai votato” (ma per cui Ciampi ed il centrosinistra invitavano ed invitano ad aderirvi ugualmente), criticava le loro proposte di “estendere la cessione di sovranità monetaria includendo la vigilanza bancaria”. “Tutte le organizzazioni sovranazionali, BCE compresa, portano avanti lo slogan –perché altro non è– secondo il quale se si dà loro maggiore potere, possibilmente senza vincoli democratici, le cose andranno meglio”, scriveva Savona, definendo questa tesi “una pia illusione” ed aggiungendo clamorosamente che “l’euro è dominato dagli andamenti del dollaro e del mercato globale, e la sua sovranità è già espropriata senza che la BCE o il sistema europeo delle banche centrali abbiano saputo dare una risposta al problema”.

Parole che dovrebbero far meditare, ma che sembrano non essere recepite non solo da chi auspica un superamento del capitalismo e dell’imperialismo, ma persino dagli stessi esponenti delle classi dominanti nostrane. Si provi a leggere, ad esempio, ciò che ha dichiarato al Corriere della Sera Tommaso Padoa Schioppa, rappresentante italiano della BCE. Il 20 dicembre è intervenuto per difendere il patto di stabilità e il vincolo di bilancio del 3% stabilito a Maastricht, spiegando che il vincolo è “virtuoso” dato che costringe a privatizzare e tagliare la spesa sociale (sanità, pensioni, eccetera, quelli che il banchiere chiama A, Alesina e F. Giavazzi, Corsera 23.4.01:

C’è voluto Romano Prodi (sic) per abbassare i toni della polemica contro la Banca centrale europea e ricordare che l’indipendenza della Bce è uno dei cardini dei trattati europei”(sic)… Sia in Europa che negli Stati Uniti si da troppa importanza alla politica monetaria, come se potesse garantire la crescita, far sparire i cicli, influenzare i tassi di cambio,…Sono illusioni pericolose…. Se i ministri delle Finanze europei voglio occuparsi di politica monetaria, difendano la Bce dalle banche centrali nazionali

Il Trattato di Maastricht ha una sua costituzione implicita(sic) che il Parlamento e gli elettori italiani non hanno mai votato e a cui Bobbio e la sinistra elettorale invitano ad aderire nonostante che essa rovesci “i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica italiana”.

Paolo Savona, Corsera 25 aprile 01:

 

“…attirare l’attenzione su un punto della nuova costituzione economica, quella implicita nel trattato di Maastricht, che l’elettore italiano non ha mai votato… …questo deficit di democrazia può essere colmato tenendo fuori la politica dalla gestione dell’Euro e delegando alla Bce l’esercizio della sovranità monetaria nazionale (dicono Alesini e Gavazzi)…Questo può essere considerato un raggiro della sovranità popolare…Il Sistema europeo delle banche centrali è un organismo pubblico autonomo dagli organi della democrazia politica…Le democrazie hanno delegato il compito di combattere l’inflazione alle banche centrali nel presupposto che abbia origini monetarie…Viviamo in un periodo di stanchezza della ragione che si riflette in stanchezza del metodo democratico (quanto è vero…n.d.r.) la sovranità dell’Euro è espropriata dal dollaro e dal mercato globale…occorre responsabilizzare gli Stati nazionali e non delegare il governo delle nostre sorti future a burocrazie sovranazionali che servono spudoratamente interessi nazionali (vedi anche le allegate lettere al direttore di Rinascita,Minucci, e alla Prealpina del 6 maggio 1998: La sovranità popolare nel forziere della BCE”) E il “pezzo” tratto dal nostro “Le costituzioni regressive ” pubblicato su la “Rivista Indipendenza” e di nostre mail recenti.

Nella fase in cui il conflitto è solo intercapitalistico – DEDICATO AGLI EUROFANATICI – Il potere politico della Banca Centrale Europeaultima modifica: 2012-07-07T21:05:00+02:00da iskra2010
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